Si è registrato ancora una volta nel padovano l’ennesimo caso di West Nile. Il virus dell’ovest del Nilo che, da oltre un mese, sta terrorizzando il Veneto.
La nuova vittima di West Nile è un 84enne di Limena, ora ricoverato in terapia intensiva con un quadro neurologico molto complicato. Dopo una settimana di accertamenti da parte della struttura sanitaria, la conferma della positività alla febbre del Nilo è arrivata oggi. Con due pazienti deceduti, un ottantaduenne il 16 luglio e un settantasettenne il 19 luglio, sei ricoverati e quattro asintomatici, ora salgono a 12 i casi accertati nella sola provincia di Padova.
Ennesimo caso di West Nile
L’ottantaquattrenne è stato ricoverato in area medica all’ospedale di Camposampiero il 19 luglio. Fin dai primi sintomi riscontrati dai medici, il personale del nosocomio non ha avuto dubbi con la compatibilità con la versione fever, non encefalite, del West Nile. Col trascorrere del tempo però, il quadro neurologico del paziente è andato peggiorando, tant’è che è stato trasferito d’urgenza nel reparto di terapia intensiva. A confermare la diagnosi di positività al West Nile è stato l’esame del prelievo del liquor.
La paura per gli anziani
Il 20% delle persone che incontrano con il virus, inizialmente sviluppanoper lo più sintomi leggeri. Febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. I soggetti più giovani, com una normale influenza sono colti da febbre alta, mal di testa e dolori muscolari. Il più gravi problemi del West Nile, però, da come ben si sarà inteso, si sviluppano negli anziani. La febbre causata dal virus porta infatti i soggetti della terza età all’indebolimento fisico e forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori e disturbi alla vista.
Michele Fine

