I salari del Veneto sono molto più bassi della media nazionale
Guardando i numeri, lo scenario che si prospetta per i salari veneti è davvero difficile da affrontare. Secondo i dati dell’Inps, lo stipendio medio in regione è 21.500 euro (retribuzione annua lorda), comprendente tasse e contributi. Basso, se si confronta con la media nazionale.
Infatti, se si controlla la suddetta media nazionale, si scoprirà che si tratta di 29.222 euro annui. Ovvero un netto di 1.700 euro, media Italia, mentre in Veneto si arriva a 1.400. Una cifra troppo bassa per poter far fronte al caro vita che sta attraversando il nostro Paese.
Adalberto Perulli, giuslavorista, parla anche della possibilità che il nero conti in questi calcoli
Il giuslavorista di Ca’ Foscari, Adalberto Perulli, commenta sul Corriere del Veneto la questione: «L’ipotesi del “nero” non è certo peregrina ma rischia di diventare il consueto alibi: “sì i salari sono bassi ma poi, fuori busta, si arrotonda”. Non va bene. Atteniamoci ai numeri. I salari in Veneto sono sotto la media nazionale che già è una delle più basse rispetto alla media europea. Qui parliamo di mille euro di differenza al mese con figure equivalenti in Francia o in Germania. Non è ammissibile».
Un altro giuslavorista, Gaetano Zilio Grandi, sta organizzando un convegno dedicato alla “dignità del e nel lavoro”. «Tiriamo in ballo la Costituzione ogni due per tre ma dimentichiamo facilmente che siamo una Repubblica fondata sul lavoro, una pietra angolare sotto attacco sia sul fronte degli autonomi che su quello dello smantellamento dei diritti».
La colpa dei salari bassi sarebbe anche dei troppi contratti collettivi nazionali del lavoro
A essere sotto accusa sono proprio i contratti collettivi nazionali di lavoro, che sono davvero troppi, ovvero circa 900. Cosa che permette alle aziende di avere mano libera per scegliere il più conveniente, specialmente in tutti quei settori che non hanno un’associazione di categoria.
Le differenze sui salari non sono solo regionali, ma dipende moltissimo anche sal settore si appartenenza
Eppure, all’interno della regione, esistono delle fortissime differenze. Se i lavoratori della ristorazione arrivano a un guadagno di 7.000 euro lordi annui, quelli dell’assicurazione arrivano anche a 45 mila. Nel mezzo, tutti gli altri.
Si può vivere in modo dignitoso con 1.400 euro? Dipende dal contesto in cui si vive
1.400 euro permettono di vivere dignitosamente? Il professor Sacchetto commenta: «Dipende, e non faccia sorridere, se si vive in campagna o in città. E se c’è la variabile “orto”. In una recente indagine fatta per Veneto Lavoro mi hanno colpito le storie raccolte di chi, potenzialmente nostri vicini di casa, risparmia spegnendo il riscaldamento d’inverno. E allora l’orto non è questione di ambientalismo…».
«La soluzione va cercata a monte aumentando i salari nei contratti collettivi. Tagliare il cuneo fiscale non basterebbe. Lo vediamo anche nel sempre più scarso appeal del settore pubblico. E non si dia la croce addosso al reddito di cittadinanza. Un salario dignitoso non può stare sotto i 1500 euro o, meglio ancora, la paga oraria non può essere inferiore a 10 euro».
