Un nuovo decreto flussi, per ovviare al problema della mancanza di stagionali, si pensa alla regolarizzazione degli stranieri
Che il mercato degli stagionali sia in crisi, è un dato di fatto, si cerca in tutti i modi di risolvere la situazione. Si pensa a un nuovo decreto. Ancora non si conoscono i numeri e nemmeno le tempistiche, ma sembra che qualcosa si stai muovendo. La soluzione che propone il ministro Lamorghese è quella di regolarizzare i cittadini stranieri.
Si tratta di tutte quelle persone che non dovrebbero nemmeno essere in Italia. Ne ha parlato il ministro stesso, al termine del Med5 (incontro di cinque Paesi – lia, Spagna, Grecia, Malta e Cipro – che più hanno a che fare con i migranti). «Se l’anno scorso si è trattato di 70 mila persone, quest’anno i numeri saranno più elevati» sostiene Lamorghese.
Il ministro Lamorgese spiega le procedure che sta avviando il governo per il problema della mancanza di lavoratori stagionali
Il ministro spiega, poi, che «La Presidenza del consiglio sta verificando la possibilità di accelerare le procedure per sopperire alla mancanza di personale in settori specifici». Non è tutto. Dieci giorni fa il ministro del lavoro Andrea Orlando ha sottoscritto un protocollo, insieme ad Ance nazionale «per inserire nel circuito dell’edilizia quanti sono titolari di protezione internazionale o la cui pratica è in via di esame. Stiamo verificando un analogo protocollo per altre categorie».
Dunque, non solo il decreto flussi, ma anche altre procedure per regolarizzare l’assunzione dei richiedenti asilo. Anche se i numeri potrebbero comunque non bastare per coprire la richiesta di stagionali. Va considerato che l’ultimo decreto flussi (dicembre 2021) è ancora in essere e permetteva 1.303 assunzioni in edilizia, turismo e nell’autotrasporto. Adesso i numeri dovrebbero essere più alti.
Sono più di 20mila gli stranieri arrivati nel nostro paese da gennaio, 5mila circa in più rispetto allo scorso anno
Sono molti i fattori che contribuiscono ad aumentare il numero dei richiedenti asilo. Secondo il Corriere del Veneto: «da inizio anno sono arrivati in Italia 20.028 stranieri, contro i 14.962 dell’anno precedente (e i 5.358 nel 2020) con un picco nel mese di maggio quando in Veneto erano ospitati 5.396 stranieri mentre il 31 maggio 2021 erano 4.197.»
Si guarda al modo in cui si è ovviato all’emergenza Ucraina per superare l’obbligo di ospitalità. «Serve un meccanismo di redistribuzione e ricollocazione dei migranti La solidarietà deve essere fondata anche su questo» sostiene sempre il ministro Lamorgese.

