Tra i fondatori del progetto troviamo la Camera di Commercio di Verona ma, soprattutto, i 59 comuni della provincia che rappresentano il 91% delle sue presenze turistiche. E’ in primis grazie a loro che nasce la “Destination Verona & Garda Foundation”, organo preposto alla promozione turistica del territorio veronese. Completamento del consiglio di amministrazione entro luglio e presentazione del piano industriale entro i primi di settembre.
59 comuni scaligeri
Giuseppe Riello, presidente della Cciaa veronese di Verona, annuncia entusiasta all’Ansa l’iniziativa. “la Fondazione promuoverà la cultura dell’ospitalità turistica, la promozione, accoglienza, informazione e commercializzazione dell’intera area della provincia di Verona, al fine di far diventare il territorio una meta turistica sempre più attrattiva. Un risultato al di sopra delle aspettative poiché abbiamo coinvolto i 59 Comuni, in un clima partecipato e collaborativo. Chiaramente le porte sono aperte anche a tutti, molti altri stanno già lavorando per entrare”.
Il turismo veronese
Quinta per presenze turistiche in Italia, affacciata sul Lago di Garda, la provincia di Verona è pronta a unire le forze per sviluppare la prima industria locale, il turismo. Tra ricettività, ristorazione, servizi e indotto, il turismo occupa il 27% del Pil provinciale.
L’unione fa la forza
“La creazione della Destination Verona & Garda Foundation – ha commentato all’Ansa Federico Caner, assessore al Turismo del Veneto – ci rende particolarmente felici perché rappresenta lo strumento operativo delle due Organizzazioni di Gestione della Destinazione del territorio, quella di Verona e quella del Garda e dei quattro Marchi d’Area. Con questa iniziativa viene data piena e completa attuazione alle previsioni della legge 11/2013 sul tema delle destinazioni e delle organizzazioni di gestione. Da tempo, infatti, sosteniamo che le Ogd non possono essere più solo un tavolo di concertazione, ma devono dotarsi di una struttura di presidio organizzato delle destinazioni con proprie risorse finanziarie, umane ed organizzative”.
Andrea Pesavento

