Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato: Borghetto sul Mincio, il fascino di uno dei borghi più belli d’Italia
Si tratta di uno dei borghi più belli d’Italia: Borghetto sul Mincio. La sua nascita risale al 1400, ed è sorto intorno a dei mulini ad acqua, moto pittoreschi. Oggi, però, visitare Borghetto è come fare un salto indietro nel tempo, e tornare al Medioevo. Infatti, il tempo sembra davvero essersi fermato.
Il comune vero e proprio a cui appartiene questo borgo è Valeggio sul Mincio, di cui Borghetto è una frazione. Si tratta di un piccolo borgo addirittura fortificato. Infatti, il suo territorio era al confine tra varie signorie (Milano, Mantova, Verona). Ed era molto ambito, considerando che si trovava in uno dei più comodi guadi del fiume Mincio.
La storia di Borghetto sul Mincio ha origini antiche, fin dall’epoca longobarda
Anche se si è sviluppato nel 1400 le origini di Borghetto sul Mincio risalgono all’epoca longobarda. Eppure il guado su cui sorge era addirittura noto agli antichi romani. Una storia dunque antichissima per questo borgo che ha attraversato la storia intatto, mantenendo un incanto senza tempo.
Se ci si avvia per le stradine del borgo, non si potrà restare indifferenti davanti a uno degli edifici più importanti: la Curtis Regia. Si tratta di una costruzione che risale proprio al VII secolo dopo Cristo e aveva importanti funzioni di difesa e controllo. Proprio qui aveva sede un gabelliere, ovvero colui che riscuoteva le tasse per l’attraversamento del fiume. Era proprio quella la prima funzione di Borghetto, attorno al quale si andò man mano sviluppando il nucleo abitato.
Ma il vero splendore si raggiunse durante l’epoca viscontea e scaligera
Col passare dei secoli, in epoca scaligera e viscontea, il borgo si è decisamente ampliato. Infatti, esso era al centro di vicende che lo hanno portato a diventare quello che poi è oggi. Risalgono a quest’epoca, infatti, il ponte visconteo, la rocca scaligera.
In quest’epoca Borghetto diventa un vero e proprio borgo fortificato, che presentava due porte di accesso e una cerchia poligonale di mura, con tanto di torri; circondata dalla fossa Seriola, che attinge l’acqua proprio dal vicino Mincio. Nel 1405 entrò a far parte della repubblica di Venezia, e ne seguì le vicende. Nel XVII secolo, però, vide scorrere tra le sue vie l’esercito francese, durante la Guerra di Successione Spagnola.
Se si decide di visitare Borghetto sul Mincio, si resterà ammaliati dagli edifici con mulini ad acqua, dove alcune ruote sono state addirittura rimesse in funzione. Ma anche la chiesa di San Marco Eangelista. Si tratta di un edificio affiancato dalla torre campanaria di epoca scaligera, con tanto di campana risalente all’anno 1381.
