Confimi Industria Veneto, associazione che rappresenta circa 2400 PMI di tutta la regione, rivolge un appello al Governo: “Green Pass fallimento: non è stato efficace nel contenere i contagi, ma sta provocando gravi danni all’economia e anche alla tenuta sociale del Paese”
Si allarga sempre di più nel Veneto il fronte di chi chiede al Governo di eliminare il Green Pass. Questa volta la richiesta arriva da Confimi Industria Veneto, associazione che rappresenta circa 2400 PMI di tutta la regione. Non esattamente bruscolini, viene da pensare. Il giudizio di molti imprenditori veneti e dei loro rappresentanti di categoria è che i danni all’economia provocati dai divieti e dalle limitazioni inizino ad essere gravissimi.
“È il momento di cambiare strategia o a rimetterci saranno tutti. Erario compreso”
Nello spiegare la richiesta, il presidente Confimi Industria Veneto Alessandro Trentin parte da una premessa: “Ormai la popolazione italiana nel suo complesso ha raggiunto una copertura vaccinale prossima al 90% e, se consideriamo anche gli immunizzati da guarigione, il tasso di protezione rispetto al rischio di sviluppare la malattia in forma grave è elevatissimo rispetto ad altri Paesi. Eppure mentre in Europa e nel mondo molti Stati stanno per allentare i vincoli ai cittadini, l’Italia si appresta ad un’ulteriore stretta. È il momento di cambiare strategia o a rimetterci saranno tutti. Erario compreso. Anche perché non possiamo che constatare il fallimento del sistema di autorizzazioni che ruota intorno al Green Pass, che come stiamo vedendo non è stato efficace nel contenere i contagi, ma sta provocando gravi danni all’economia e anche alla tenuta sociale del Paese. Il momento è drammatico per molti settori, primo fra tutti la ristorazione e l’hotellerie e quindi tutta la filiera PMI legata a questi settori, e rischia di catapultarci nell’insostenibilità economica. L’economia infatti è un sistema di vasi comunicanti e ciò che succede nei settori colpiti direttamente dall’assenza di clienti, si riversa in tempi diversi a tutti i settori. Nessuno escluso”.
“Auspichiamo che si ritorni alla normalità contrastando in maniera ancora più efficace la diffusione del Covid, ma nel contempo lasciando libere le persone sane di poter consumare e autorealizzarsi”
Da qui la proposta di Confimi Industria Veneto: iniziare prestissimo a ragionare in termini diversi: “Proponiamo di mantenere le misure di prevenzione sanitaria, ma non quelle di controllo né i divieti alla vita sociale delle persone – sottolinea Trentin -. Come associazione auspichiamo che si ritorni alla normalità contrastando in maniera ancora più efficace la diffusione del Covid, ma nel contempo lasciando libere le persone sane di poter consumare e autorealizzarsi. Il green pass aveva lo scopo di spingere alla vaccinazione e il risultato è stato ottenuto: ora bisogna superare velocemente questa fase, pur mantenendo la massima cautela. Un ruolo importante, nell’autosorveglianza sanitaria, possono averlo le stesse aziende, attraverso i responsabili della sicurezza. Ripetiamo l’appello alle forze politiche di attivarsi in fretta”.
