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In memoria della Grande Guerra: Biella chiama, Vidor risponde

La pietra del Piave a forma di cuore donata dal comune trevigiano di Vidor., con inciso sopra il numero dei propri caduti

Il comune di Biella decide di erigere un monumento ai Caduti della Grande Guerra creando di un lastricato attorno al sito principale composto da pietre di recupero provenienti da tutta Italia. Il comune trevigiano di Vidor, che pagò un prezzo altissimo durante il conflitto, aderisce con entusiasmo. Inviando una pietra del Piave a forma di cuore con inciso il numero dei propri caduti

Poterlo scrivere, è già di per sé una notizia. In un’epoca di ripensamenti, depotenziamenti e rivisitazioni storiche, il Comune di Biella ha deciso di erigere in occasione del centenario della fine della Grande Guerra un grande monumento ai caduti. Eretto nelle vicinanze del Torrente Cervo, il monumento è stato un lavoro in “progress”. Terminato infatti il corpo principale, i lavori si sono protratti sino ad oggi per un suo ampliamento. All’interno di questa opera, grazie al comune di Vidor, ci sarà anche un pezzettino di Veneto.

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L’amministrazione biellese ha applicato un bellissimo principio “corale”, molto in voga in passato

Ed è proprio sull’ampliamento che l’amministrazione biellese ha applicato un bellissimo principio “corale”, molto in voga in passato, volto a creare quel senso di unità nazionale che il sacrificio della Grande Guerra aveva cementato tra tutti i territori d’Italia. L’ampliamento consiste infatti nella creazione di un lastricato di pietre di recupero attorno al sito principale. Per esso Biella ha chiesto la collaborazione degli altri Comuni italiani. Questo tramite la donazione di una pietra con inciso il nome del Comune che decide di aderire ed il rispettivo numero di vittime riportate durante la Grande Guerra.

Comune di 3.600 abitanti della Valdobbiadene, per la sua posizione Vidor pagò un prezzo altissimo durante l’evento bellico

L’amministrazione comunale di Vidor, in provincia di Treviso, non ci ha pensato un istante e ha deciso di partecipare con entusiasmo al progetto di Biella del monumento dedicato alla Grande Guerra. Comune di 3.600 abitanti della Valdobbiadene, per la sua posizione Vidor pagò un prezzo altissimo durante l’evento bellico. Trovandosi infatti proprio in corrispondenza del fronte del Piave, fu occupata dagli Imperi Centrali sino alla fine del conflitto. Durante gli aspri combattimenti, venne tra l’altro danneggiato il patrimonio artistico del paese, come la chiesa e l’abbazia. Vidor inoltre grazie alla sua importanza strategica, durante la Prima guerra mondiale fu scelto per fare da ” testa di ponte ” per far attraversare il Piave alle truppe in ritirata durante la disfatta di Caporetto.

“Come Comune per noi era importante aderire a questa iniziativa – spiega l’assessore Miotto – poichè anche la storia di Vidor è legata alla Prima Guerra Mondiale”

Ieri, venerdì 9 aprile, ieri l’assessore di Vidor Mauro Miotto ha consegnato il “segno” del paese al Comune di Biella: un ciottolo del Piave a forma di cuore. Un sasso con indicato il nome del Comune di Vidor. E il numero 82, cioè il totale dei Caduti di Vidor e Colbertaldo. Sia quelli caduti in battaglia sia quelli morti successivamente per cause legate alla Guerra.

“Come Comune per noi era importante aderire a questa iniziativa – spiega l’assessore Miotto – poichè anche la storia di Vidor è legata alla Prima Guerra Mondiale”. L’inaugurazione del monumento di Biella avverrà nel 2022. Nel frattempo oltre a quella di Vidor stanno giungendo a Biella pietre con incisi i nomi di tutti i Comuni d’Italia, a ricordo dei Caduti della Grande Guerra di tutta Italia.

Di Federico Debern

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