12 rinvii a giudizio e 5 archiviazioni: è questa la richiesta della procura di Padova nell’inchiesta per caporalato che ha investito il colosso dell’editoria Grafica Veneta
Arriva ad una svolta l’inchiesta per caporalato che ha investito il gigante regionale dell’editoria Grafica Veneta. La Procura di Padova ha chiesto 12 rinvii a giudizio e 5 archiviazioni nell’ambito dell’inchiesta su intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro che vede al centro dell’indagine la Bm Service di Trento. Questo in relazione all’impiego di manodopera nelle aziende padovane Grafica Veneta Spa di Trebaseleghe e Barizza International Srl di Loreggia.
L’inchiesta è quella che a luglio 2021 aveva portato agli arresti di 11 persone. Sono indagate per caporalato nei confronti di 11 lavoratori pakistani assunti dalla società trentina.
Il pm ha chiesto infine l’archiviazione di 5 persone. Tra cui Fabio Franceschi, il titolare
I titolari erano accusati di sfruttare e picchiare gli operai pachistani. Addirittura costringendoli a turni di 12 ore al giorno, senza alcuna indennità. Altri due indagati, Giampaolo Pinton e Giorgio Bertan, rispettivamente responsabile della sicurezza e ad di Grafica Veneta lo scorso ottobre avevano patteggiato una pena di sei mesi. Pena commutata in 45 mila euro di multa, per sfruttamento del lavoro. Il pm ha chiesto infine l’archiviazione di 5 persone. Tra cui Fabio Franceschi, titolare di Grafica Veneta.
“Non essendo state raccolte prove a suo carico – scrive il procuratore di Padova Antonino Cappelleri – circa la consapevolezza della situazione dei lavoratori stranieri. (fonte: ANSA).
