Esponente della scuola veneta, esimio pittore e figlio della Serenissima, Giorgione è stato importantissimo per la pittura italiana
Giorgione, conosciuto anche come Giorgio da Castelfranco, è lo pseudonimo di Giorgio Zorzi, nato a Castelfranco Veneto nel 1478. Ebbe una grande popolarità durante tutta la sua vita eppure resta una figura sicuramente enigmatica nel mondo dell’Arte.
Giorgione, infatti, non ha firmato nessuna delle sue opere. Per ricostruire il suo catalogo e scoprire il significato nascosto dei suoi dipinti sono perennemente in corso dibattiti, controversie e discussioni tra gli studiosi che vorrebbero riuscire a penetrare nel suo ingegno.
Giorgione e l’arte del suo tempo, personaggio misterioso
La scuola pittorica veneziana ebbe, grazie a lui, una sfolgorante stagione. Seguì la corrente per soli 10 anni, eppure riuscì a portare la sua impronta in un modo leggendario, che segnerà la pittura per i secoli a venire.
Per il suo carattere misterioso ed eclettico fu definito da Gabriele D’Annunzio: «piuttosto come un mito che come un uomo». Eppure la sua pittura è stata decisiva per la scuola veneziana e la pittura del suo tempo in generale, traghettandola verso la “maniera moderna”.
Le opere dell’artista misterioso che rivoluzionò la pittura
Nonostante le sue scarsissime testimonianze sulla sua vita e la mancata attribuzione delle sue opere, rende difficile l’attribuzione. Proprio per questo moltissime sono ancora in discussione.
Tra la sua vasta opera, solo una dozzina di dipinti possono essergli attribuiti senza ombra di dubbio. Tra queste, la più celebre è di certo la “Venere Dormiente” altresì detta “Venere di Dresda”. Realizzata tra il 1507 e il 1510. Fu fonte di ispirazione per numerosi artisti come Tiziano.
