“On The Job: The Missing 8” del regista filippino cult Erik Matti e “Reflection” dell’ucraino Valentyn Vasyanovych potrebbero essere le grandi sorprese del Festival del Cinema di Venezia
Attenti a quei due. Potrebbero essere loro le sorprese di questa 78/ma edizione del Festival di Venezia, due film di cinematografie poco conosciute, ma uniti da politica, originalità e anche dalla violenza delle immagini, cosa dichiarata dallo stesso Alberto Barbera all’incontro stampa di fine luglio.Si tratta di On The Job: The Missing 8 del regista filippino cult Erik Matti, e Reflection dell’ucraino Valentyn Vasyanovych. Intanto On The Job: The Missing 8, sequel di un film del 2013, thriller d’azione presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes.
Un film barocco, eccessivo che ci ha letteralmente conquistati
Così lo racconta Barbera: “Film filippino che offre il meglio di una produzione nazionale a cavallo fra cinema di genere e d’autore. Un regista che viene dalla serie B dove si è misurato con la parodia di film cult di supereroi e polizieschi. In questa opera che dura tre ore e mezza compie però un salto verso la serie A senza rinunciare a nulla del suo passato, ma condendolo con una durissima e coraggiosa denuncia politica della corruzione che dilaga nel suo paese. Quindi un film barocco, eccessivo che ci ha letteralmente conquistati”.
In Reflection i temi sono in realtà molto simili a quelli del primo film, ovvero l’orrore e la violenza disumana della guerra
Il regista ucraino Valentyn Vasyanovych, come ha detto Barbera ” non è del tutto sconosciuto agli spettatori Veneziani perché la sua prima opera, Atlantis, vinse il premio come miglior film di Orizzonti nel 2019 e fu anche candidato agli Oscar. È con grande piacere quindi che accogliamo Reflection, suo secondo film, nel concorso principale. I temi sono in realtà molto simili a quelli del primo film, ovvero l’orrore e la violenza disumana della guerra. Anche in questo caso ci sono alcune scene di grande violenza che sono destinate a disturbare lo spettatore”. (Fonte: ANSA).

