Arriva settima in finale, ma non importa, l’obiettivo ormai era raggiunto. Ora contava solo divertirsi. Federica Pellegrini, la “divina” ha fatto la storia del nuoto in Italia e in Veneto
Un’atleta straordinaria, una campionessa che tutto il mondo ci invidia, l’orgoglio di una nazione, ma ancor più della sua regione, il Veneto. Federica Pellegrini, originaria di Mirano, Venezia, è tutto questo, amata o criticata negli anni, riesce, alla fine della sua carriera, a centrare un obiettivo incredibile: la quinta finale olimpica consecutiva nella stessa disciplina. È la prima donna nella Storia.
«È la fine della mia carriera agonistica, ma sono in pace» dichiara la nuotatrice veneziana dopo la finale olimpica dei 200 metri stile libero che si è svolta stanotte a Tokyo. Una carriera durata vent’anni e costeggiata di successi, record abbattuti, ma anche di momenti difficili e scandali mediatici.
Tokyo 2020, un finale degno da ricordare: il record della quinta finale consecutiva
Ora, è tutto finito. Con il settimo posto alla finale di Tokyo, chiude la sua carriera. È lei stessa a dirlo, a bordo vasca, visibilmente emozionata: «Sono proprio contenta. È stata la finale più serena che io abbia mai vissuto. Sapevo che il posticipo avrebbe cambiato le carte in tavola ma è stato così per tutti i grandi. Penso sia il momento e il modo giusto perché più importante di una finale olimpica non c’è niente. Sono in pace. Non mi andava di chiudere la mia carriera solo perché avevano rinviato i Giochi di un anno».
Di successi olimpici nella sua carriera ne aveva ottenuti moltissimi. A cominciare da Atene 2004, la prima olimpiade, a 16 anni, dove ottenne l’argento e un altro record: era infatti la più giovane italiana a salire sul podio per una disciplina individuale.
Poi l’oro conquistato a Pechino 2008, sempre dei 200 stile libero. I record abbattuti, . La nomina a “Nuotatrice dell’anno” nel 2009 e “Nuotatrice europea dell’anno” nel 2009, 2010, 2011. Poi la morte del commissario tecnico, Alberto Castagnetti e il dubbio che fosse tutto finito.
Ma la carriera di Federica non si è arrestata e ha continuato a nuotare, a vincere, a mettersi in gioco. È diventata un’ispirazione per un’intera generazione di nuotatori e nuotatrici lungo tutta la penisola. Non per niente è stata soprannominata “la Fenice”. E a Tokyo 2020, la sua ultima olimpiade, ha portato a casa il più alto risultato che potesse ottenere.
Non solo sport, Federica Pellegrini è un vero e proprio personaggio pubblico a tutti gli effetti
Finisce la carriera agonistica, ma Federica ha in serbo tanti progetti per il futuro: il docufilm, un libro e Italia’s got talent. Anche se non mancherà alle gare Isl a Napoli, a Settembre. «Ma in qualche modo rimarrò aggrappata a questo sport», ha dichiarato, nella notte di Tokyo.
Siamo abituati a vedere Federica Pellegrini in luoghi che non sono solo le vasche olimpiche o sportive. Nel corso degli anni, ha partecipato a diversi programmi televisivi, dalle innumerevoli pubblicità alle importanti campagne anti-doping portate avanti col compagno di allora, Filippo Magnani. Ma anche apparizioni sulle riviste, e, negli ultimi anni, la partecipazione come giudice a Italia Got’s Talent.
Tra le lacrime di commozione, dopo la finale giunge l’ufficializzazione della sua relazione con il suo allenatore Matteo Giunta
La sua vita privata è stata spesso oggetto di pettegolezzi, negli anni, ma ora, libera dal peso della carriera olimpica, è lei stessa a parlarne apertamente. Parla del suo “compagno di vita”, lo stesso uomo che la segue giorno dopo giorno in vasca, il suo allenatore Matteo Giunta, senza il quale, sostiene Federica, avrebbe smesso già anni fa.
«Matteo – ha dichiarato la Pellegrini al Tg1 — è stato un grandissimo allenatore ed un compagno di vita speciale, spero lo sarà anche in futuro. La priorità era tenere l’immagine dell’allenatore e dell’atleta separati e siamo stati bravi molto in questo. È stata una persona fondamentale, una delle più importanti in questo percorso sia umano che sportivo».
I complimenti di Zaia per Federica Pellegrini, e la sua finale olimpica, vero orgoglio veneto
Una carriera che si chiude con orgoglio e dedizione, con l’emozione delle ultime dichiarazioni a bordo vasca e con un applauso, da lontano che viene da tutto il Veneto e da tutta Italia. Anche dal Governatore Zaia, che ci tiene, tramite la sua pagina Facebook a esporre le sue congratulazioni a questa grande atleta veneta.
«Federica Pellegrini è l’unica atleta per la quale il podio in finale non avrebbe aggiunto niente, perché nell’olimpo dello sport ci era arrivata prima, nella notte di Tokyo nella quale è entrata in finale nei 200 stile libero. Chiamarla Divina non basta più, dovremo inventare qualcosa di più grande».
Elisa Filomena Croce
