Nel duplice anniversario dei cinquanta anni dalla scomparsa di Ezra Pound e dei cent’anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini il Teatro Stabile del Veneto e quello del Friuli Venezia Giulia mettono in scena due intellettuali dirompenti
È stata presentata questa mattina a Venezia, all’interno dello spazio della Regione del Veneto alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica del Lido, una iniziativa dedicata al duplice anniversario dei cinquanta anni dalla scomparsa di Ezra Pound e dei cent’anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini promossa grazie ad un accordo tra Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
L’iniziativa prevede una tournée in tutto il Veneto, tra l’11 e il 26 gennaio 2023 dello spettacolo “Ezra in gabbia o il caso Ezra Pound”. Un’opera prodotta dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale insieme a OTI – Officine del Teatro Italiano, nell’ambito del progetto VenEzra promosso dalla Regione del Veneto. Una produzione che, insieme a Pasolini/Pound. Odi et amo, del Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, e a Pà, sempre del TSV, rientra tra le iniziative dei due teatri stabili dedicate agli intellettuali, saggisti e protagonisti della poesia del ventesimo secolo.
Pensieri e pensatori eretici sul serio
“Vogliamo riuscire a riannodare il filo spezzato dalla pandemia con il pubblico – ha sottolineato l’Assessore regionale alla cultura della Regione Veneto Cristiano Corazzari -. E per farlo è necessario adottare un approccio che si fonda sulla collaborazione. L’iniziativa di oggi rappresenta è una prima occasione di collaborazione tra Teatri Stabili del nord est che intendiamo sostenere in maniera decisa. Il reinserimento del nostro TSV nel circuito dei teatri nazionali ci ha permesso di aprire la nostra offerta a livello italiano. E questo è un primo esempio di ciò che intendiamo fare per rilanciare tutto l’importante mondo del teatro”.
L’Assessore regionale ha ricordato quanto il teatro sia stato uno dei settori che maggiormente ha sofferto gli effetti della pandemia.
“Dobbiamo riportare il pubblico e per farlo dobbiamo sostenere tutte le collaborazioni possibili – ha ribadito l’Assessore regionale -. È una sfida importante e vogliamo ripartire da questo importante progetto perché oggi i luoghi della cultura non devono essere messi in secondo piano. Ma proprio i luoghi da dove ripartire”.
“Credo sia un’operazione coraggiosa per due Teatri Stabili come quello del Veneto e del Friuli Venezia Giulia di portare sul palcoscenico spettacoli che mettono al centro pensieri e pensatori eretici sul serio – ha sottolineato Giampiero Beltotto, Presidente Teatro Stabile del Veneto. Presente insieme al collega Francesco Granbassi, Presidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia -. Conto, infatti, – conclude Beltotto – che il pubblico stia cercando un’offerta culturale che riesca a valicare il confine del consueto, dell’ipocrita e del politicamente corretto”.
