Oggi Mario Draghi salirà al Quirinale per ricevere dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’incarico di formare un nuovo governo. Numerosi sono i legami tra la nostra terra e l’incaricato premier: vediamoli assieme
Oggi mercoledì 3 febbraio Mario Draghi salirà al Quirinale per ricevere l’incarico di formare un governo. La linea del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è rimasta infatti inalterata. Anzi, più passa il tempo, più pare rafforzarsi nel capo dello Stato il convincimento che andare ad elezioni in questo momento sarebbe un azzardo troppo grande. Poco importa che sciogliendo oggi le camere, per metà aprile avremmo un nuovo parlamento con una nuova maggioranza, con la vecchia assemblea che nel frattempo avrebbe potuto continuare a lavorare. Anche perché, diciamoci la verità: con un pil in crollo del 10% – nelle più che ottimistiche rilevazioni ufficiali – a causa delle restrizioni nessuno, nemmeno le opposizioni, ha particolare voglia di tenere il cerino del governo in mano. Ed ecco quindi l’antico e inossidabile refugium peccatorum tutto italico del papa nero, l’outsider della politica, il tecnico. I detrattori di Conte festeggiano. Ma a qualcuno vengono i brividi: il ricordo di Mario Monti è dietro l’angolo. Sono in molti a chiedersi se quella del banchiere legato ai poteri forti dell’Unione europea sia la figura giusta per un’Italia economicamente sull’orlo del baratro. E non è sfuggito il legame particolare che Draghi ha con il Veneto.
Casa di famiglia a Stra, sulla Riviera del Brenta. Amore padovano. Un premier (quasi) veneto
Qualcuno magari se lo ricorda un giovane Mario Draghi finché era professore di Macroeconomia all’università di Padova. Erano gli anni a cavallo tra la fine dei ’70 e l’inizio degli ’80. Poco dopo avrebbe definitivamente intrapreso la carriera di banchiere diventando direttore esecutivo di World Bank. Nel 2009 l’ateneo patavino ha in una qualche forma voluto omaggiare questo legame, conferendo all’ex direttore di Bankitalia una laurea honoris causa in Scienze Statistiche. In fondo il padre Carlo, anche lui banchiere, era proprio padovano. Così come padovana è la moglie di Draghi, Serenella Cappello, esperta di letteratura inglese di nobili origini. Un amore nato grazie alla presentazione fatta da comuni amici durante i lunghi soggiorni che il premier incaricato passava in un altro luogo della nostra regione.
La villa di Stra, sulla Riviera del Brenta: un luogo che non si vende
E’ infatti a Stra sulla Riviera del Brenta che il giovane Mario, tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, trascorre lunghi periodi di villeggiatura nella bella villa di famiglia quasi in centro paese. Villa che fu parzialmente espropriata dal Comune per lavori di ampliamento di una piazza. Ma a cui Mario Draghi non ha mai voluto rinunciare nonostante la riduzione della proprietà. Qualcuno spera già in un occhio di riguardo per la nostra terra. In un legame speciale tra Mario Draghi e il Veneto

