In una nota ufficiale la diocesi di Verona smentisce il licenziamento dalla cattedra di religione di don Marco Campedelli, il sacerdote che aveva criticato il vescovo Zenti per la sua lettera ai fedeli durante le elezioni. “Nessun licenziamento, i contratti sono semplicemente annuali”. Come avrebbe dovuto sapere chiunque abbia mosso accuse, ma prima di metterle nero su bianco
Non si sa bene da dove sia partita, ma di certo in riva all’Adige inizia a serpeggiare una preoccupante isteria. Giacobinismo, a voler cercare una categoria storica di richiamo. “Non c’è nessuna procedura di licenziamento in corso da parte del Servizio diocesano per l’Irc nei confronti del sacerdote Marco Campedelli. Anche perché il professore don Marco è incaricato annuale, con contratto che parte dal 1 settembre dell’inizio dell’anno scolastico e scade il 31 agosto dell’anno seguente. Quindi il professor don Marco Campedelli è ancora pienamente in servizio come docente di religione presso il Liceo Maffei”.
Lo precisa in una nota la Diocesi di Verona in merito alle notizie, circolate ieri e anticipate dal portale di informazione cattolica ‘Adista.it’ , sul fatto che il vescovo di Verona Giuseppe Zenti avesse rimosso il teologo e docente di religione Marco Campedelli per aver criticato la lettera elettorale del prelato. “La Chiesa di Verona manifesta in questo modo la sua vicinanza e stima ai docenti di religione – conclude il comunicato – e li rassicura che non è in corso alcuna deriva gestionale nei loro confronti”.
Insomma, una caccia alle streghe per cui ora molti dovrebbero scusarsi, imbarazzati
E quindi? E quindi tutta una sciocchezza. Gli appelli indignati, le magre raccolte firme promosse da tutti i giornali locali, “l’armiamoci e partite” dei deputati dem scaligeri tipo Alessia Rotta. Rappresentanti delle Istituzioni che, prima di prendere carta e penna e scrivere parlando del vescovo uscente Zenti “caccia dalla scuola un eccellente educatore solo per aver manifestato dissenso: strumentalizzare la religione e la fede a fini politici, radicalizzare lo scontro, utilizzare la peggiore ideologia non fa bene a Verona”, dovrebbe informarsi che i contratti dei professori di religione sono annuali. E che quindi è ovvio che il contratto di don Marco Campedelli sia in scadenza, ma questo non significa che sia stato cacciato.

Insomma, una caccia alle streghe per cui ora molti dovrebbero scusarsi, imbarazzati. Oppure una piccola macchina del fango dal sapore della vendetta nei confronti del Vescovo. Tanto è in scadenza, manco ci saranno conti da pagare. A chi legge, la scelta. Di certo si parte davvero bene in quel di Verona.
