Stando alle ipotesi della Procura di Treviso, il cinquantenne arrestato oggi sarebbe il responsabile dei roghi alla Pescheria e quelli in piazza San Parisio, e di una tentata violenza sessuale ai danni di una giovane donna.
E’ finito in carcere l’uomo denunciato per aver incendiato l’ingresso della casa della famiglia Tambarotto, proprietaria della osteria Muscoli’s. Il cinquantenne è inoltre indagato per le fiamme che hanno avvolto parte del ristorante Kimeia di piazza San Parisio.
Piromane e molestatore
Lunedì sera il sospetto era stato arrestato dai carabinieri di Treviso per una tentata aggressione ai danni di una ragazza. Il cinquantenne aveva molestato la giovane lungo la Riviera tra Ponte Dante e Palazzo Giacomelli. In un primo momento arrestato e portato in carcere, mercoledì mattina l’uomo si è presentato insieme all’avvocato Giorgia Cenedese di fronte al gip Marco Biagetti. Ascoltando il difensore dell’imputato, nel pomeriggio il gip ha dunque deciso di disporre gli arresti domiciliari.
Attentati incendiari
Nell’ultimo mese e mezzo il soggetto in questione, le cui generalità rimangono ancora ignote, aveva seminato il terrore nella zona. Il 25 maggio aveva dato alle fiamme un portaombrelli posizionato di fronte ad un portone d’ingresso. Alcuni ambulanti del mercato si prodigarono immediatamente per spegnere le fiamme. Gli stessi bloccarono l’uomo consegnandolo poi alle forze dell’ordine. Al Kimeia però, lo scorso 11 luglio, le fiamme distrussero il plateatico e l’impianto elettrico. A causa dei danni riportati, il locale rimane ancora chiuso fino a tempo indeterminato.
Molestie sessuali
Intorno alle ore 23 di questo lunedì appena trascorso, i carabinieri di Treviso vennero invece allertati da una chiamata di aiuto. Una ragazza spaventata chiamò gli uomini dell’Arma dicendo di essere stata molestata sessualmente in pieno centro storico. In quell’occasione il cinquantenne fuggì rubando la bicicletta alla donna. La ragazza lo inseguì permettendo così ai militari di individuarlo e fermarlo.
Sembri Nicole Kidman
“Sembri Nicole Kidman”, avrebbe detto languidamente l’uomo alla giovane, per poi passare a frasi molto più esplicite e volgari che evitiamo di riportarvi. Interrogato dal gip, l’uomo avrebbe però smentito questa versione della ragazza. “Non è vero, non l’ho importunata. Io ho soltanto detto che era molto bella e la cosa è finita lì”. Ha detto il cinquantenne.
Già diffidato
A seguito del primo incendio, l’uomo era stato ricoverato in psichiatria a Treviso. Aveva ricevuto un Daspo Willy, con obbligo di non frequentare alcuni locali pubblici del centro, in cui aveva già dato fastidio.
Caso psichiatrico
L’avvocato Cenedese, difensore dell’uomo, arrivato a tal punto cerca adesso di buttare tutto sullo stato mentale del suo assistito. “Un comportamento quantomeno bizzarro. A questo punto faremo tutto il possibile affinché venga considerato lo stato psichiatrico del mio assistito e si mettano le basi perché, prima che giudicato per i reati che ha commesso, possa essere preso in carico dai servizi sociali e medico assistenziali ed essere curato».
Michele Fine

