Il governatore della Campania Vincenzo De Luca attacca la trattiva autonoma per l’acquisto di vaccini del suo omologo veneto Luca Zaia: “Una bestialità, i vaccini non sono grappa”
Vincenza De Luca entra a gamba tesa sulla trattiva tra Luca Zaia e cause farmaceutiche per l’acquisto autonomo da parte del Veneto di partite di vaccini. Il governatore della Campania ci ha spesso abituato alle sue uscite. Il personaggio che si è costruito nel tempo prevede proprio questo. Esponente di spicco della piuttosto esigua pattuglia degli “sceriffi del PD” – a fargli compagnia forse solo un ben più composto Marco Minniti – su toni muscolari (però a sinistra che c’è meno concorrenza) e boutade da social media, De Luca ha costruito un intero governatore. Oramai virali i suoi monologhi sui canali della Regione Campania, dove il freddo amministratore pubblico viene sostituito dal raffinato e istrionico caratterista. Celebri le sue prese di posizione.
Come quando una bella sera dello scorso autunno, coerentemente con la figura di governatore-sceriffo, firmò di suo pugno il lockdown della Campania. Senza nemmeno aspettare che lo facesse il governo. Dopo una mezza sommossa e qualche rischio di assalto al Palazzo della Regione, al mattino il provvedimento era già stato ritirato. Ma in fondo si sa, per aspera ad astra.
De Luca: “Qualche mio collega del Veneto ha proposto di fare l’acquisto con gli intermediari. Mi permetto di osservare che i vaccini sono un prodotto un po’ diverso dalla grappa”
Interrogato quindi da un giornalista sulla trattativa di Zaia, De Luca ha risposto: “Sono bestialità”. E fedele all’equilibrio e al garbo del suo personaggio, aggiunge: “Qualche mio collega del Veneto ha proposto di fare l’acquisto con gli intermediari. Mi permetto di osservare che i vaccini sono un prodotto un po’ diverso dalla grappa barricata: la grappa la compri con gli intermediari. Ma neanche quella”. La brutta sensazione è che nel parlare della trattiva tra Zaia e case farmaceutiche, De Luca butti lì il cliché trito, ritrito e oramai davvero ridicolo del veneto sempliciotto che alza il gomito, quindi bravo solo con la grappa.
Poi ci si ricorda della nostra regione prima nella classifica del Ministero della Salute per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza – Campania penultima – e la brutta sensazione per la sparata di De Luca passa piuttosto in fretta. E comunque anche sulle grappe abbiamo solido knowhow e poca voglia di consigli. Al netto del buongusto e alla faccia degli stereotipi, rimane il dato politico. De Luca entra a gamba tesa sull’argomento, indebolendo così il fronte delle regioni e fornendo un assist indiretto alle prime posizioni contrarie del governo. Aggiunge infatti: “I vaccini vanno acquistati con rapporti tra governi nazionali e regionali. Ma interloquendo con le aziende e subordinando il tutto alle verifiche che devono fare le agenzie di controllo sanitario”. Posizioni che seppur con un loro valido fondamento, non necessitavano di battute infelici.

Marta Canevarolo
22 Febbraio 2021 at 22:18
De Luca è ridicolo. Non sa che fare per migliorare la sua regione o non ne è all’altezza e si scaglia contro chi sa gestire al meglio le cose. Ignoranza o invidia ⁉️