I dati del Recruiting Verona – Turismo 202, non sono incoraggianti: la crisi del lavoro nel settore alberghiero è sempre più preoccupante
La Crisi del lavoro è sempre più preoccupante, specialmente nel settore turistico. Ieri era l’ultimo giorno del Recruiting Verona – Turismo 2022. Un’iniziativa della Camera di Commercio di Verona, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale.
Una selezione che serviva proprio per riuscire a colmare l’emergenza di personale stagionale senza precedenti che sta investendo il settore turistico. Ma le aspettative sono state disattese. A fronte di 44 aziende, e 134 annunci per circa 200 posizioni, si solo 35 ragazzi si sono iscritti, per un totale di 51 candidature; ovvero meno di due offerte ciascuno.
Sempre meno candidature per la dose lavoro, si decide di allargare il bacino dei partecipanti
«Rispetto alla settimana passata, abbiamo ricevuto un 10 per cento di candidature in più». Questo il commento di Paolo Artelio, componente della Giunta camerale scaligera e vicepresidente di Confcommercio Verona oltre che al vertice regionale di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi).
Proprio per questo motivo si è deciso di prorogare l’iniziativa e allargare la possibilità di candidarsi anche agli studenti degli istituti alberghieri e turistici che terminano il terzo anno, a chi frequenta le superiori con altro indirizzo, agli universitari. Sempre nella speranza di trovare nuovi soggetti intenzionati a candidarsi.
La Crisi del Lavoro colpisce i ragazzi più giovani e quelli meno giovani
«Il portale, comunque, data la penuria di personale, è accessibile anche a chi era in cerca di occupazione, in tutte le province; sufficiente loggarsi e candidarsi alle posizioni scelte» spiega il segretario generale, Cesare Veneri.
E ancora: «Abbiamo provato a reperire giovani in bassa stagione, in modo da avere il tempo per formarli. Ma gli studenti del quarto e quinto anno delle superiori, alle prese con le ultime verifiche e con la preparazione per gli esami di Stato, hanno risposto con poco entusiasmo».
Una delle ragioni potrebbe essere il fatto che molti annunci sono poco chiari
«Proveremo a inserire il portale dell’iniziativa nella home page della Camera di Commercio per dare visibilità immediata alla borsa», promette Veneri. Ci si chiede anche se le poche candidature derivino da una scarsa chiarezza negli annunci, specie sui dettagli contrattuali.
«Oramai è evidente che ci sono locali disposti a spendere per avere profili qualificati» spiega Artelio. «Si procede diversamente con gli studenti alla prima esperienza, che richiedono un periodo di formazione; dopo il quale si può parlare di un contratto».
A chi si domanda, che cosa si possa fare, risponde. «Come responsabile Fipe cercherò di capire come questa situazione possa impattare sulla stagione; solo all’inizio e con personale già stressato, perché si lavora sempre sotto organico. Mi chiedo se ci sono attività che rimarranno chiuse o che dovranno diminuire coperti e ridurre la disponibilità delle stanze».
