Il ministro della Salute Roberto Speranza accoglie la proposta di Luca Zaia: dose singola di vaccino per i guariti dal Covid. A breve il Ministero della Salute emanerà la circolare. Il governatore: “Ho l’imprimatur”
Dose unica di vaccino per i guariti dal Covid: il ministro della Salute Roberto Speranza accoglie la proposta del governatore del Veneto Luca Zaia. Dopo il confronto di ieri tra Governo e Regioni, Speranza ha annunciato che a breve l’Agenzia italiana del farmaco approverà la modalità della dose singola per chi è già guarito dal virus. Subito dopo il ministero emanerà la direttiva ufficiale. “Il ministero della Salute – spiega Speranza – ha già chiesto ad AIFA un parere sulla possibilità di somministrare una sola dose di vaccino a chi ha contratto il Covid. A seguito del parere che ci aspettiamo a breve verrà diramata una circolare”.
Zaia: “In questa maniera, già adesso risparmieremo 320mila dosi”
Viene così accolta la strategia di immunizzazione tramite dose unica per i guariti da Covid proposta da Zaia dopo il naufragio della trattativa per l’acquisto autonomo di vaccini sul mercato parallelo. “Ho chiesto al Governo che ci sia una circolare per cui chi ha avuto il virus e si vaccina, possa non fare il richiamo” – conferma Zaia. I primi dati raccolti, sia in Italia che all’estero, mostrano come su una percentuale molto alta di guariti una sola dose sia sufficiente. Il vaccino AstraZeneca ad esempio mantiene un 90% di reazione anticorpale anche con la dose singola. “In questa maniera, già adesso risparmieremo 320mila dosi”- aggiunge il governatore del Veneto.
Il problema infatti continuano ad essere le consegne da parte delle case farmaceutiche, effettuate con il contagocce
Nelle scorse ore il fronte della dose unica si era allargato. Tanto che anche il direttore generale della Sanità lombarda, il veneto Giovanni Pavesi, aveva dichiarato che la Lombardia non avrebbe fatto l’accantonamento delle seconde dosi: “I vaccini non vanno lasciati in frigorifero, non possiamo tenerli fermi”. Il problema infatti continuano ad essere le consegne da parte delle case farmaceutiche, effettuate con il contagocce. Ad oggi infatti nei magazzini della regione i produttori hanno consegnato poco più di 500mila dosi, a fronte del milione previsto dagli accordi. Troppo poche rispetto agli 8 milioni di dosi di cui avrebbe bisogno il Veneto per effettuare due inoculazioni a tutta la sua popolazione.
Il “Governatorissimo” commenta così il successo incassato sulla modalità della dose singola: “Penso di avere l’imprimatur…”
Rimane da capire quale modalità adottare per chi invece non ha ancora contratto il Covid. Anche per loro, Zaia chiede di valutare la dose unica: “Per le altre persone ho chiesto poi di valutare l’opportunità scientifica e organizzativa di pensare se non sia più conveniente fare una dose a tutti, piuttosto che due a pochi”. I primi dati scientifici supportano la posizione. Questi mostrano infatti un’efficacia molto alta della dose singola di vaccino anche per chi non si è ancora ammalato. Ma qui la faccenda si fa più complicata e si dovranno attendere ulteriori studi.
Nel frattempo il “Governatorissimo” commenta così il successo incassato sulla modalità della dose singola ai guariti: “Penso di avere l’imprimatur…”.
