Salgono i contagi nel Veneto. I nuovi parametri del Governo che fissano le chiusure causa Covid vengono superati nei distretti dell’Alta Padovana, di Asolo e del Veneto orientale. Da giovedì scuole chiuse in queste zone per precauzione. Zaia: “Non possiamo abbassare la guardia, la curva dei contagi cresce”
Da giovedì prossimo le scuole di 3 differenti distretti del Veneto saranno chiuse a causa del Covid. La Regione infatti per gestire il nuovo parametro sull’incidenza del contagio dei 250 su 100.000 stabilita dal Governo, ha recuperato i vecchi distretti socio-sanitari. Il Veneto è stato così suddiviso nuovamente nelle 26 zone di un tempo. E su di queste verranno effettuate le misurazioni. Si è stabilito così un territorio di misurazione differente rispetto ai comuni, evitando così la penalizzazione delle piccole municipalità che magari si sarebbero trovate svantaggiate nella valutazione avendo magari qualche caso ma pochi abitanti. Anzi, le misurazioni nei distretti sono già cominciate. E sono proprio quelle ad aver portato alla chiusura delle scuole nelle zone citate.
“Vogliono evitare di portare ad un provvedimento estremo. Che potrebbe essere quello causato dal non controllo dell’incidenza e quindi la chiusura di tutte le scuole”
Il nuovo parametro dei 250 contagiati su 100mila abitanti viene raggiunto e superato appunto in tre distretti. Lo spiega bene la dott.ssa Francesca Russo, del Servizio di Igiene e Prevenzione della Regione Veneto: “Proprio stamattina abbiamo visto che alcuni distretti presentano un’incidenza superiore a 250 su 100 mila. Questo comporta delle misure che proprio perché puntuali e localizzate vogliono evitare di portare ad un provvedimento estremo. Che potrebbe essere quello causato dal non controllo dell’incidenza e quindi la chiusura di tutte le scuole. Vogliamo appunto agire in maniera estremamente puntuale osservando giorno per giorno come evolve questo percorso. Abbiamo visto che ci sono tre realtà che presentano questo tipo di incidenza a livello di distretto”.
“Rallentando quella che è la presenza e la mobilità che la scuola comporta – spiega infatti Francesca Russo – il tentativo è quello di rallentare la circolazione del virus nella comunità”
La dott.ssa Russo entra nel dettaglio: “Sono l’Alta Padovana, dove già avevamo individuato quattro scuole, che al momento ha un incidenza di 272 su 100 mila. Abbiamo poi il distretto di Asolo con un’incidenza di 268 su 100 mila. Infine abbiamo anche il distretto Veneto orientale che presenta un incidenza di 302 su 100 mila”. In queste 3 zone da giovedì la didattica per medie inferiori e superiori sarà a distanza. “Rallentando quella che è la presenza e la mobilità che la scuola comporta – spiega infatti Francesca Russo – il tentativo è quello di rallentare la circolazione del virus nella comunità“.
Zaia: “Non possiamo abbassare la guardia”
“E’ una situazione di preoccupazione – commenta il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – a me spiace che ogni tanto qualcuno scriva che noi portiamo solo brutte notizie. No noi portiamo ciò che accade. Abbiamo parlato per 60 giorni dei dati che scendevano. Adesso abbiamo tre province con una curva dei contagi in crescita. Crescita che è anche regionale. Le tre province interessate sono Padova, Treviso e Verona. Non possiamo abbassare la guardia”.

