Salgono nuovamente i contagi da coronavirus nel Veneto
Torna a sfiorare la quota dei 10.000 nuovi contagi in sole 24 ore il bollettino sul Covid in Veneto. Sono esattamente 9.640 i casi in più rispetto a ieri, un dato probabilmente ‘gonfiato’ dagli esiti dei tamponi non processati nella giornata di domenica, che come sempre aveva portato ad un dato ben più basso (1.985) ieri, lunedì. Le vittime sono 16. Il bollettino della Regione aggiorna così a 1.475.108 il numero degli infetti dall’inizio dell’epidemia, e a 14.126 quello dei decessi. Cresce anche la platea delle persone attualmente positive e in isolamento, 76.482 (+ 1.061). Si registra un piccolo balzo nei ricoveri ospedalieri, perché i posti letto in area medica occupati da pazienti Covid salgono a 793 (+ 47), mentre restano quasi invariati, 56 (-1) quelli in terapia intensiva.
La provincia che registra il maggior numero di contagiati è Padova +2.248, seguita da Vicenza +1.772, Venezia +1.739, Verona +1.606 e Treviso +1.340. Restano molto bassi i dati della campagna vaccinale: ieri sono state appena 2.690 le somministrazioni, delle quali 116 prime dosi.
Zaia: “Abbiamo fatto 17.000 tamponi ai profughi ucraini”
«Su 17 mila transiti – ha spiegato il presidente della regione Veneto Luca Zaia – poco più di 2.500 persone hanno chiesto la vaccinazione, l’80% per il Covid. Molti bimbi non sono vaccinati, ma a volte le mamme non lo chiedono perché la loro convinzione mentale è quella di tornare presto a casa, e continuare quel che si faceva in Ucraina. Io ho usato lo strumento dell’ordinanza dell’obbligo di tampone per avere subito un’idea di quanti sono, avere nomi e cognomi. Intanto è uno strumento di prevenzione, e nel momento in cui rilasciamo una tessera provvisoria per l’accesso ai servizi sanitari quantomeno abbiamo uno spaccato di quanti sono e dove sono, e credo sia uno strumento di civiltà».

