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Gravissime le condizioni del commerciante che si è dato fuoco a Oderzo perché senza Green Pass

Sempre più gravi le condizioni del commerciante che sabato scorso a Oderzo (TV) si è dato fuoco per le multe ricevute poiché sprovvisto di Green Pass. Gesti di disperazione terrificante che al di là di come la si pensi, una riflessione dovrebbero imporla

Sono sempre più gravi le condizioni del 38enne pakistano, commerciante, che si è dato fuoco in centro a Oderzo, dopo essere stato multato nel giro di due giorni dai carabinieri perché sprovvisto di Green Pass. Non solo. Il provvedimento aveva portato alla chiusura della sua attività, un chiosco di Kebab. L’uomo, disperato, si è cosparso di liquido infiammabile e si è dato fuoco nel tardo pomeriggio di sabato scorso. Una situazione drammatica e terribile che Vittorio Sgarbi, sui social, ha definito senza mezzi termini “morti di Stato”.

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Giusto o sbagliato che lo si ritenga, è un fatto che il Green Pass questo provoca. Disperazione. Gente che si brucia viva. Rimane ancora misteriosa la vicenda dell’insegnante che si è dato fuoco in Sicilia, per alcune fonti anche in questo caso poiché sprovvisto di Green Pass. Il video, pubblicato da alcuni diti d’informazione, fa gelare il sangue. Il sindaco di Oderzo, Maria Scardellato, si è affrettato a dichiarare: «non vanno strumentalizzati vaccini e green pass». Parole che paiono provenire da Saturno oramai. A parte che fa venire i brividi questo mettere la testa sotto la sabbia, il non poter affermare che c’è gente oramai talmente disperata per le regole sanitarie del Ministro Speranza da darsi fuoco, perché questa è una verità che non può essere detta. Ma anche volendo fare a finta che è vero, il fatto è che dopo questi due anni di gestione della maison, la gente ha una condizione psicologica devastata. Lo viviamo tutti, quotidianamente. Questo almeno lo si può ancora dire?

Le condizioni del commerciante di Oderzo sono sempre più gravi, è ancora in prognosi riservata

Il commerciante pakistano è stato portato immediatamente nell’ospedale di Oderzo, dove ha ricevuto le prime cure. Ma data la gravità della situazione è stato trasferito al centro grandi ustionati di Verona. Anche se la prognosi è ancora riservata le sue condizioni restano molto gravi.

Sui social, nel frattempo, si è scatenata una vera e propria bufera attorno all’episodio. Non solo Sgarbi, ma anche moltissimi altri utenti hanno manifestato il loro sdegno per questa situazione così assurda. Si leggono post con frasi come: «Maledetti voi e il vostro green pass»; «Da tortura di Stato senza reato ora il green pass diviene omicidio di Stato»; «E’ successo ancora, è già il secondo caso», raccolti dal Corriere del Veneto. Ma come sottolinea qualcuno: «Però quel che conta è Sanremo».

Deve chiudere la sua attività perché sprovvisto di Green Pass, si dà fuoco un commerciante di Oderzo, ed è in condizioni critiche

La dinamica della tragedia, è ormai nota. Sabato pomeriggio, dopo essere stato sorpreso per la seconda volta al lavoro senza Green Pass, il commerciante pakistano era stato multato e gli era stato anticipato che il giorno dopo non avrebbe potuto riaprire i battenti della sua attività.

I clienti presenti in quel momento ricordano lo sfogo dell’uomo, la sua rabbia contro una condanna ingiusta e il suo affermare che ormai gli restava poco da vivere. L’annuncio del gesto estremo che si accingeva a compiere. Cosparso di liquido infiammabile, si è dato fuoco, correndo per le vie del centro. Sono intervenuti subito i cittadini con estintori e tappeti, fino all’arrivo dell’ambulanza. Un dramma della disperazione che dovrebbe far riflettere tutti quanti.

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