Seguici

Cerca nel sito

Luoghi

Cinque itinerari per scoprire il Veneto in bicicletta

Bici veneto

Un’alternativa sana per una gita fuori porta nella natura? Un giro in bicicletta alla scoperta delle bellezze nascoste del Veneto

Ormai è periodo di ferie e abbiamo tutti voglia di staccare dalla quotidianità e rifugiarci lontano dal mondo in mezzo alla natura. Perché non prendere la bici e andare alla scoperta della nostra regione? Ci sono itinerari splendidi e tutti da scoprire. Secondo la Regione Veneto esistono 5 itinerari principali in bicicletta, che sono i migliori per «scoprire le ricchezze storicoartistiche e paesaggistiche di un territorio straordinario».

-advertising-

Scopriamo insieme se hanno ragione a dire che «Ogni tappa riserva delle sorprese indimenticabili, come l’accesso a parchi naturali di mare e di montagna, la visita agli scrigni d’arte conservati nelle città e nei borghi medioevali, il piacere di pedalare immersi in paesaggi rurali dove si producono eccellenti vini e tipicità da degustare».

1 – Dal Garda a Venezia: Lago di Garda, Verona, Vicenza, Padova, Venezia

Il primo itinerario ha una lunghezza di 185 chilometri, collega le piste del Trentino a quelle del Veneto e offre una panoramica sulla storia e sulle tradizioni dei territori che attraversa, immergendosi sempre di più nel cuore del Veneto. Si percorrono gli argini dei fiumi Adige, Bacchiglione e Brenta prima di raggiungere nella terraferma Veneziana.

Esiste anche una variante con partenza da Bolzano o Trento, che permette di attraversare la Valpolicella,con i suoi vigneti (oltre che di assaggiare il vino pregiato che si coltiva). Si passa poi per il borgo medievale di Soave che merita una visita.

2 – Anello del Veneto: Venezia, Chioggia, Abano Terme, Vicenza, Bassano del Grappa, Treviso

Questo secondo percorso è lungo 306 km e si svolge interamente in terra veneta. Si parte dalla sua gloriosa capitale, per poi dirigersi verso il mare e la laguna, alla scoperta di Chioggia. Tocca splendidi borghi come Abano, Montegrotto ma anche Marostica e Asolo.

Immancabile poi il passaggio sul Ponte degli Alpini a Bassano del Grappa, così come una visita a Vicenza e Padova, o Treviso. Un percorso che si affronta in più giorni e che riporta al punto di partenza, terminando nel bellissimo parco fluviale ciclabile del GiraSile.

3 – La via del mare: Rovigo, Chioggia, Jesolo, Caorle, Bibione

Chi ama il mare, soprattutto in questa stagione, adorerà questo percorso di 250 km che consente di conciliare la vacanza dinamica a quella immersa nei paesaggi e nella vita marittimi. Ma non solo, perché attraversa il Parco del Delta del Po, che regala paesaggi rurali e fluviali unici nel loro genere.

Protagonista assoluta è la laugna, certo, ma si parte dal centro di Rovigo, che merita una visita. Il resto delle località non ha certo bisogno di presentazioni, trattandosi delle più belle spiagge del Veneto. Ma sicuramente questa volta, viste dalla sella di una bici, avranno una luce completamente diversa.

4 – Dolomiti Venezia: Cortina d’Ampezzo, Pieve di Cadore, Belluno, Vittorio Veneto, Treviso, Venezia

E se invece amate la montagna? Allora il quarto itinerario è perfetto per voi. Altri 250 km immersi nel verde e nella splendida cornice delle dolomiti. Piste ciclabili che ci accompagneranno dai pendii di Cortina fino alla laguna di Venezia donandoci scorci d’eccezione e splendidi panorami montani.

Non solo monti, però, l’itinerario tocca anche importanti città come Belluno, Vittorio Veneto o Conegliano Veneto, dove oltre alla natura possiamo concedere tempo e attenzione anche alla Storia di questi luoghi, arricchendo ancora di più il nostro viaggio. Naturalmente, passando per le colline del Proseggo DOCG non possiamo non concederci una degustazione…. magari aspettando prima di rimetterci a pedalare.

5 – Treviso Ostiglia – Treviso, Parco del Sile, Piombino Dese, Camposampiero, Piazzola sul Brenta, Vicenza

Se abbiamo voglia di qualcosa di breve, ma non per questo meno interessante, possiamo optare per l’itinerario numero 5, di appena 70 km. Essa si sviluppa lungo la tratta ferroviaria abbandonata, Treviso – Osteglia. Fu dismessa dopo la Seconda guerra mondiale, e oggi è una perfetta pista ciclabile naturale lunga 116 chilometri. Di questi 50 sono stati utilizzati per l’itinerario.

Lungo questo viaggio toccheremo città come Treviso e Vicenza che sono splendide da visitare, ma durante il tragitto godiamoci il bellissimo panorama del Parco del Sile.Ma anche nella valle Agredo, un territorio dove abbondano le acque limpide delle risorgive.

Scoprire il Veneto in Bicicletta, la bellezza di riscoprire un turismo lento e sostenibile

Chi ha detto che per fare delle belle vacanze bisogna andare lontano? Se si ha la fortuna di vivere in un luogo splendido, basta fare quattro passi fuori casa, o prendere una bicicletta. Dopotutto, questi itinerari servono proprio ad avere una traccia, un punto di partenza e a segnalare le zone più coperte dai segnali stradali. Ma prendere una bici e mettersi in viaggio, anche senza meta, per le vie del Veneto è sicuramente un’esperienza entusiasmante.

Elisa Filomena Croce

Iscriviti alla newsletter

Per rimanere aggiornato

* campo obbligatorio
commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Articoli correlati

Persone

Nella conferenza stampa odierna di aggiornamento sulla situazione dell’epidemia il governatore del Veneto Luca Zaia si abbandona ad uno sfogo. E spiega perché, nonostante...

Persone

Il mitico cantante Bobby Solo, talmente innamorato di Badia Polesine da decidere di viverci, denuncia una truffa lunga trent’anni che gli sarebbe costata centinaia...

Fatti

Si inasprisce lo scontro sul green pass, anche tra le stesse Istituzioni: a Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso, il Consiglio comunale...

Persone

Paolo Bellavite, per anni Professore di Patologia generale dell’università di Verona, martedì scorso alla trasmissione de La7 “Di Martedì” ha espresso alcuni dubbi sui...

Copyright © 2022 Il Serenissimo Veneto. Blog di notizie dal Veneto - info@ilserenissimoveneto.it
Plurisettimanale, iscritto al n. 211/2021 del Registro della stampa, Tribunale di Roma