Espressione della Scuola Veneta del Cinquecento, Cima da Conegliano è l’autore di opere di incredibile bellezza, vanto della Serenissima
Importantissimo esponente della Scuola Veneta nel XV secolo, Cima da Conegliano, al secolo Giovanni Battista Cima, ci ha lasciato opere di incredibile bellezza. Tuttavia, i documenti per la sua vita sono molto scarsi e non permettono di ricostruirla con precisione. Ad esempio, la sua data di nascita (1459-1460) è dedotta dall’estimo coneglianese.
Oppure, non sappiamo molto sui suoi anni giovanili, almeno prima del 1489, a cui risale il suo primo dipinto conosciuto. Questa è anche la data in cui si trasferì a Venezia, dove aprì una sua bottega. Una nuova vita interamente dedicata all’arte.
Le poche notizie sulla sua vita lasciano comunque intendere che la sua vita fu dedicata all’arte
Non restò però molto nella capitale della Serenissima. Infatti, venne chiamato nelle maggiori corti italiane. Tra il 1500 e il 1515 si spostò in Emilia, senza però abbandonare la sua bottega veneziana. Risalgono a questi anni opere immortali come “Madonna col Bambino tra i santi Michele Arcangelo e Andrea” del 1505 e anche la “Sacra Conversazione” del 1513.
Non abbandonò mai nemmeno il suo paese natale, Conegliano. Era qui che si ritirava durante le estati, nella sua casa di famiglia,, che oggi è diventata la Casa museo di Giovanni Battista Cima. L’ultima attestazione del poeta a Conegliano risale al 1516. La sua morte è invece avvenuta tra il 1517 e il 1518, proprio a Conegliano.
Le opere di Cima da Conegliano, incantevole bellezza, espressione dell’arte veneta
il suo stile pittorico era improntato a un raffinato classicismo. Secondo molti storici dell’arte è stato allievo di Giovanni Bellini, ma con influenze riconoscibili di Antonio Vivarini, Vittore Carpaccio, Giorgione e Marco Malmezzano. Inoltre, fu uno tra i migliori esportatori della cultura artistica veneziana.
I suoi soggetti preferiti riguardano l’arte sacra. In particolare le immagini devozionali della Madonna. Tra le più importanti troviamo. La “Madonna dell’Arancio” del 1496, che oggi si trova alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, e la “Madonna col Bambino” del 1504-1505, conservata alla National Gallery di Londra.

