Il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto, ieri, martedì sera, ha fatto scattare i sigilli in tre locali pubblici del quartiere Piave di Mestre.
I tre locali pubblici erano da tempo attenzionati dalla polizia a causa delle molteplici segnalazioni e informazioni che gli descrivevano come luoghi di ritrovo abituali di persone pregiudicate e pericolose. Sono stati inflitti 15 giorni di chiusura al bar “Girasole” di via Aleardi, al “Best Service” di via Piave, e alla “Pizzeria Heart” di via Gozzi. Il primo dei sopracitati locali era già finito nel mirino delle forze dell’ordine a fine luglio del 2017.
Controlli costanti
Il provvedimento è frutto di svariati controlli di polizia e in base alle direttive del dipartimento della sicurezza pubblica. Numerosi sono stati anche gli appostamenti susseguitisi nei mesi scorsi. Come da comunicato della questura, gli agenti hanno dunque verificato che i sopracitati locali pubblici sono «luogo di ritrovo e di frequentazione abituale di soggetti pregiudicati anche per reati gravi: furto, traffico di stupefacenti, detenzione abusiva di armi, reati contro la persona ed il patrimonio».
Episodi di criminalità
“All’interno dei locali pubblici, negli ultimi mesi si erano verificati vari episodi di criminalità ed attività irregolari, che avevano non solo fatto intervenire le forze dell’ordine in più occasioni, ma avevano altresì portato i residenti, esasperati, a denunciare tale situazione di degrado”.
Manifestazioni anti-degrado
Nelle prossime ore è inoltre prevista una commissione consiliare con sopralluogo al sottopassaggio della stazione di Mestre.Il luogo è diventato ormai simbolo dello spaccio e della violenza mestrina. Diverse anche le manifestazioni in programma nei prossimi giorni per chiedere maggiori controlli contro degrado e immigrazione fuori controllo.
Andrea Pesavento

