L’isola di Murano, una delle più affascinanti al mondo, perde oggi uno dei suoi cavalli di battaglia nella produzione del vetro.
Antica isola marittima di Venezia, che ne ha insegnato ai popoli l’arte del vetro. Murano, tanto piena di colori e prodotti, quanto oggi costosa non solo per le sue merci, ma anche per le risorse necessarie alla produzione delle stesse. Se poi ci mettiamo anche l’isolamento pandemico…
Il fallimento della Sshg
E’ notizia odierna che purtroppo è fallita la Sshg srl. E’ un’azienda dell’isola di Murano di proprietà di Gianluca e Pierpaolo Seguso. L’azienda è stata dichiarata fallita dal tribunale di Venezia. Le fornaci della vetreria veneziana si spensero a causa della pandemia di covid 19 e dei conseguenti lockdown e restrizioni governative. Da allora la scelta di abbassare definitivamente la serranda, privando Venezia e Burano di un altro pezzo di storia locale.
La fine dettata dai lockdown
In realtà si tratta però di un azienda minore della storica azienda muranese del vetro. La Sshg era infatti nata nel 2009 e, nel 2012, aveva preso in affitto un ramo d’azienda orientato sull’oggettistica in vetro. Fino ad un paio di anni fa, nell’azienda di Gianluca e Pierpaolo Seguso, lavoravano una dozzina di maestri vetrai. Il 15 novembre prossimo è stata fissata l’adunanza dei creditori per l’esame dello stato passivo.
Dalle stelle alle stalle
Ma prima del declino, l’azienda dei fratelli Seguso era tutt’altro che messa male. Aveva raddoppiato i suoi ricavi tra il 2013 e il 2017, arrivando ad assumere una quarantina di dipendenti. Vantava addirittura un fatturato di 5 milioni di euro all’anno. Nel 2020, però, diversi debiti accumulati causarono il fallimento di una sua controllata immobiliare.
L’inizio della fine
Giunse poi in fretta l’emergenza pandemica dando il colpo di grazia come una ghigliottina e, da allora, l’azienda dei due fratelli Seguso non si riprese mai più. Oggi la sentenza del Tribunale fallimentare parla di debiti per oltre 1,6 milioni per l’affitto di azienda e di oltre 3 milioni verso l’Agenzia delle Entrate.
Aldo Marzio

