Una delle meraviglie di Rovigo è il suo castello, che domina l’intera città con la sua storia e la sua bellezza
Il Castello di Rovigo è un’imponente fortezza voluta dal vescovo di Andria nel 920. La sua costruzione durò diversi anni, venendo ultimato solo nel 954. Passata sotto il dominio negli Estensi nel 1160, fu ampliato in diverse parti: le mura, il mastio e le otto torri.
Quelle che oggi si vedono ancora sono la Torre Donà e la Torre Grimani, che compongono i resti del castello di Rovigo. Il castello si trova nel giardino di Piazza Matteotti, e veglia sulla città e i suoi abitanti da più di mille anni di Storia.
Le due torri che compongono i resti del castello di Rovigo, nel Parco Matteotti
La Torre Donà non aveva sempre avuto questa denominazione. Infatti, prende il nome da una famiglia che riuscì a ottenere la proprietà dell’immobile solo nel 1598. La sua peculiarità consiste nel fatto che è si tratta della torre più alta d’Italia, nel suo genere, arrivando oltre i 51 metri di altezza.
Anche la Torre Grimani porta un nome molto più recente riguardo la sua storia. I Grimani, infatti, furono la famiglia che possedette le torri dall’Ottocento. È detta anche “Torre Mozza”. Oggi è sede del gruppo Volontari dei beni culturali.
Curiosità sulla fortezza dai mille anni e più
La fortezza fu realizzata su un terrapieno artificiale, che era stato realizzato con la terra dello scavo di alcune fosse e si affacciava sul lato orientale verso il porto fluviale dell’Adigetto. Nel basamento del mastio venne costruita una prigione mentre alla sommità una campana suonava solo per le calamità della città.
Il castello fu al centro di feroci combattimenti nell’Età Moderna; durante la guerra di Ferrara, quella della Lega di Cambrai e della Lega Santa. Nel 1598 la Repubblica di Venezia lo cedette ai Donà che lo tennero fino all’Ottocento, quando lo ereditarono i Grimani e poi il comune.
