Erano da poco passate le 8 del mattino quando un cittadino, chiamando il 112, ha riferito di una donna con le gambe a penzoloni su un ponte di tipo tibetano. Si è presto capito che era un tentativo di suicidio. A farla desistere dal compiere l’insano gesto è stata Martina Pigliapoco, militare dell’Arma in servizio alla stazione di San Vito di Cadore (Belluno)
Martina Pigliapoco è il carabiniere donna in servizio alla stazione di San Vito di Cadore (Belluno) che, oggi, al ponte di Perarolo di Cadore, è riuscita, con una lunga trattativa di quasi quattro ore, a far desistere una madre di tre figli dal tentativo di suicidio. Un esempio di coraggio, professionalità, sangue freddo e di grande capacità di interagire con chi è in difficoltà. La militare dell’Arma ha dimostrato di esserlo, affrontando con successo una circostanza estremamente difficile. Situazione che ha saputo risolvere brillantemente.
Erano da poco passate le 8 del mattino quando un cittadino, chiamando il 112, ha riferito di una donna con le gambe a penzoloni su un ponte di tipo tibetano di una strada forestale nel comune di Perarolo che unisce i due lati di un canalone profondo più di 80 metri.
Zaia: “Oltre che riconoscenti, non possiamo che essere orgogliosi”
I primi ad arrivare sono stati i militari della Compagnia di Cortina d’Ampezzo, che si sono immediatamente resi conto della situazioni. A nulla è valso l’invio del mediatore: la donna, in evidente stato confusionale, ha voluto vicino solo con la militare dell’Arma. Che parlandole dei suoi figli, è riuscita a farla desistere dall’insano gesto.
Lo stesso Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia si è congratulato con il Carabiniere donna per aver sventato il tentativo di suicidio: “L’episodio di oggi ci dimostra, ancora una volta, come le Forze dell’Ordine siano un presidio totale di sicurezza per i cittadini, sia nella lotta alla criminalità sia nel controllo del territorio e nel soccorso alle persone in stato di qualsiasi necessità. La nostra carabiniera ha colto la segnalazione da parte di alcuni passanti ed è intervenuta tempestivamente in aiuto della signora in difficoltà, usando intelligentemente parole e ragionamenti fino all’esito positivo del dialogo. Oltre che riconoscenti, non possiamo che essere orgogliosi di sapere che la nostra sicurezza è affidata a persone così capaci”.

