Via l’avvertenza sanitaria sul cancro in etichetta dei vini che l’UE sembrava voler introdurre, sostituita dalla frase: “”C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro”.
“Oggi è stato scongiurato un sistema di etichettatura allarmistica e ingannevole, che avrebbe messo in forte difficoltà l’intera industria vinicola italiana. Mi auguro che, con questo voto della plenaria di Strasburgo, si metta una volta per tutte la parola fine al tentativo di demonizzare un prodotto. Promuoviamo un consumo responsabile, non un bollino nero per dimostrare che abbiamo a cuore la salute dei consumatori”. Questo il commento dell’assessore regionale all’Agricoltura del Veneto, Federico Caner, dopo il via libera del Parlamento europeo agli emendamenti e al voto sul Piano di azione anti-cancro che respinge l’obbligo di inserire improprie avvertenze nelle etichette del vino.
Eliminare riferimenti al cancro sulle etichette del vino “è una scelta di buonsenso”
Dopo la pioggia di polemiche, si corre ai ripari. Via l’avvertenza sanitaria sul cancro in etichetta, sostituita dalla frase: “”C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro”. Dal testo è stato cancellato anche il riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta, e introdotto l’invito a migliorare l’etichettatura delle bevande alcoliche con l’inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol.
“E’ una scelta di buonsenso – continua l’Assessore -, che ha accolto le istanze del mondo della politica e delle istituzioni che vivono nel mondo reale e che sono ben consapevoli del fatto che esiste una differenza enorme tra uso e abuso di alcol”.
Della qualità del vino veneto parlano anche i numeri legati al valore del prodotto DOP e IGP imbottigliato che è di 3,5 milioni di euro, vale a dire il 37,9 per cento del totale italiano. Inoltre su un totale di 89 prodotti tipici 53 (43 dop e 10 igt) riguardano proprio il vino.
Domani quando la Commissione europea discuterà in seduta plenaria al Parlamento europeo la questione del riconoscimento del Prosek croato
“Sono proprio i numeri a dire che il vino rappresenta un’eccellenza italiana e veneta: un settore che continua a crescere anche nelle esportazioni – ricorda Caner -. Secondo gli ultimi dati disponibili in Veneto, nei primi nove mesi del 2021, questo valore è arrivato a quasi 1,8 miliardi di euro, ossia oltre 140 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Percentuale che rappresenta il 34,8 per cento delle esportazioni nazionali”.
L’assessore guarda poi alla giornata di domani quando la Commissione europea discuterà in seduta plenaria al Parlamento europeo la questione del riconoscimento del Prosek croato: “Anche in questo caso mi auguro che a prevalere, come dovrebbe essere ovvio, sarà la lotta al fenomeno dell’italian sounding. E’ chiaro a tutti come aprire al Prosek significherebbe creare un precedente pericoloso in contrasto con tutta una serie di azioni messe in campo da Istituzioni e produttori per difendere i propri prodotti tipici, italiani e veneti”.

