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Il Calzolai italiani regalano 1.600 paia di calzature agli Empori solidali del Veneto

La consegna di 1.600 paia di calzature è il risultato del “Progetto Pollicino” con cui gli aderenti all’associazione artigiana hanno provveduto alla raccolta di scarpe ancora in ottimo stato, rigenerandole, sanificandole, inscatolandole in una nuova confezione

Calzature per un totale di 1.600 paia, saranno messe a disposizione di chi ne necessita tramite la rete degli Empori solidali del Veneto. Sono state simbolicamente consegnate oggi, a Venezia, all’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, dal segretario dell’Associazione Calzolai Italiani, Alessio Fiorilla. La consegna è il risultato del “Progetto Pollicino” – la cui seconda edizione si è conclusa lo scorso gennaio – con cui gli aderenti all’associazione artigiana hanno provveduto, coinvolgendo direttamente anche i clienti, alla raccolta di scarpe ancora in ottimo stato, rigenerandole, sanificandole, inscatolandole in una nuova confezione e consegnandole ai centri individuati per la distribuzione.

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Il Veneto si è affermato tra i veri protagonisti di questa iniziativa di solidarietà. Il quantitativo raccolto e rinnovato nella nostra regione, infatti, costituisce una parte importante del totale di 4.100 paia di calzature messe insieme a livello nazionale.

“Vantiamo una rete capillare sul territorio che conta 26 empori in vari ambiti territoriali”

“Siamo molto orgogliosi che il Veneto si sia distinto in questa iniziativa di generosità – sottolinea l’assessore Lanzarin –.  e ringrazio per questo progetto l’Associazione Calzolai –. Si è resa protagonista di un’iniziativa che va a collocarsi tra i vari partenariati, ormai ben più di mille, che consentono l’attività degli empori solidali veneti, veri punti di riferimento per tante famiglie che possono accedere a beni di prima necessità senza oneri. Vantiamo una rete capillare sul territorio che conta 26 empori in vari ambiti territoriali, che negli ultimi tre anni è stata sostenuta dalla Regione con finanziamenti per circa 2.500.000”.

“Viviamo in un momento storico, caratterizzato dall’emergenza sociale”

“L’attività degli empori è collegata principalmente alla distribuzione di generi alimentari – prosegue l’Assessore – ma anche i farmaci e il vestiario rappresentano una parte importante dell’attività distributiva. Viviamo in un momento storico, caratterizzato dall’emergenza sociale collegata alle conseguenze della pandemia e si profila un ulteriore peggioramento della situazione economica delle famiglie a causa delle ripercussioni potrà avere la nuova grave situazione conseguente alla guerra in Ucraina. Si apre uno scenario di intensa attività a livello solidale e sociale a supporto di nuove fragilità, a cominciare dal soccorso ai rifugiati che cappano dal conflitto. Il lavoro svolto dai calzolai contribuisce ad accrescere l’offerta a sostegno di chi è in stato di marginalità, soprattutto dei nuclei e delle persone caratterizzate da fragilità sociali. Non ultimo, lo fa con operazione di vera economia circolare, dando una nuova vita a beni smessi”.

“Quanto di più semplice e ideologicamente possibile: l’azione e il proprio lavoro”

“La nostra Associazione – dice Alessio Fiorilla, segretario di Calzolai Italiani – ovviamente non ha la soluzione alle criticità legate al terzo settore, ma essendo sensibile alle problematiche sociali, interviene in modo pragmatico, mettendoci quanto di più semplice e ideologicamente possibile: l’azione e il proprio lavoro. Con questa iniziativa vuole evidenziare quanto la beneficenza può avere un impatto reale e immediato. Che può fare la differenza a beneficio di coloro che si trovano in un particolare momento di disagio. L’edizione del Progetto Pollicino appena conclusa, ha avuto un successo aldilà di ogni nostra previsione, per partecipazione e quantità di calzature raccolte. Abbiamo capito che già dalla prossima edizione si potrà fare ancora di più. Siamo convinti che ogni scarpa, porta con sé il messaggio e la motivazione necessaria, a chi la riceverà, per alzarsi e riprendere a camminare con le proprie forze”.

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