Seguici

Cerca nel sito

Fatti

Arena, il dittico “Il Segreto di Susanna” e “Suor Angelica” apre il calendario 2022

Due atti unici di rara esecuzione aprono il calendario 2022 della Fondazione Arena: “Il Segreto di Susanna” e “Suor Angelica” sono autentiche gemme di inizio ‘900 molto amate dai rispettivi autori, con regia a quattro mani di Federica Zagatti Wolf-Ferrari e Giorgia Guerra

Il calendario 2022 della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico si apre con l’inedito dittico composto da “Il Segreto di Susanna” e “Suor Angelica”, in scena dal 30 gennaio al 6 febbraio. Due atti unici di rara esecuzione, autentiche gemme di inizio ‘900 molto amate dai rispettivi autori, con regia a quattro mani di Federica Zagatti Wolf-Ferrari e Giorgia Guerra, scene di Serena Rocco, costumi di Lorena Marin e luci di Andrea Tocchio.

-advertising-

Gianna Fratta dirige l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona e giovani protagoniste Lavinia Bini, Donata D’Annunzio Lombardi e il baritono Vittorio Prato. Primo dei sei appuntamenti della Stagione Lirica 2022, è un nuovo allestimento della Fondazione Arena. Con l’occasione debuttano anche i nuovi giorni di spettacolo e i relativi turni di abbonamento 2022.

«Tutto è fumo a questo mondo / che col tempo si dilegua»

«L’accostamento dei due titoli, per quanto tremendamente inaspettato, è logico, intrigante, intelligente – spiega il Maestro Gianna Fratta – volto a dimostrare che «tutto è fumo a questo mondo / che col tempo si dilegua», dove il fumo è una grande metafora del senso stesso del vivere, dei segreti svelati di due donne, delle nubi grigie che si dileguano verso la luce dell’amore rinvigorito di una coppia o dell’unione di una madre con suo figlio».

«Con la metafora seducente, svelata e anche giocosa del fumo, Il Segreto di Susanna ci racconta la necessità di avere cura dell’irrazionale, di accettarlo e accoglierlo senza condanna» afferma Federica Zagatti Wolf-Ferrari, mentre per Giorgia Guerra «il punto focale è raccontare Angelica come donna. In Suor Angelica, la protagonista sta vivendo in un intervallo, tra quello che è stata prima di essere rinchiusa in convento e quello che tornerà ad essere».

Una programmazione inedita per i melomani e un’occasione per incuriosire le nuove generazioni

«Verona tempio della lirica non solo d’estate ma anche con una stagione invernale d’eccellenza – spiega il sindaco di Verona e Presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina. – Abbiamo sempre detto che se l’Arena è il cuore pulsante di Fondazione Arena, teatro all’aperto più grande al mondo per la musica dal vivo, il Filarmonico è la spina dorsale che lega un festival all’altro. Siamo orgogliosi pertanto di dare il via al cartellone invernale, una programmazione inedita per i melomani e un’occasione per incuriosire le nuove generazioni. Partiamo, infatti, con uno spettacolo che vedrà protagonisti i giovani. Una produzione tutta al femminile per due capolavori classici nuovi per la nostra città. Qualità e innovazione sono i motori della nostra Fondazione Arena».

La redazione

Iscriviti alla newsletter

Per rimanere aggiornato

* campo obbligatorio
commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Articoli correlati

Persone

Nella conferenza stampa odierna di aggiornamento sulla situazione dell’epidemia il governatore del Veneto Luca Zaia si abbandona ad uno sfogo. E spiega perché, nonostante...

Persone

Il mitico cantante Bobby Solo, talmente innamorato di Badia Polesine da decidere di viverci, denuncia una truffa lunga trent’anni che gli sarebbe costata centinaia...

Fatti

Si inasprisce lo scontro sul green pass, anche tra le stesse Istituzioni: a Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso, il Consiglio comunale...

Persone

Paolo Bellavite, per anni Professore di Patologia generale dell’università di Verona, martedì scorso alla trasmissione de La7 “Di Martedì” ha espresso alcuni dubbi sui...

Copyright © 2022 Il Serenissimo Veneto. Blog di notizie dal Veneto - info@ilserenissimoveneto.it
Plurisettimanale, iscritto al n. 211/2021 del Registro della stampa, Tribunale di Roma