Truffava impiegati e pensionati con investimenti, ora il broker disonesto è fuggito con 3 milioni di euro appartenenti ai suoi investitori
Si chiama Enrico Rigato il broker ormai scomparso da giorni, fuggito con i soldi dei suoi investitori, lavoratori e pensionati che avevano deciso di investire i propri risparmi. «Ormai sono decine e decine, il conto totale ancora non lo abbiamo ma sembra che corrispondano tutti allo stesso profilo, più o meno: lavoratori e pensionati di terza generazione, over 60, con una certa somma da parte, magari anche grazie al Tfr, che hanno finito per “investire” con Rigato tra i 100 e i 300 mila euro».
Si tratta di diverse decine di persone, e la cifra complessiva è di 3 milioni di euro. Le indagini stanno proseguendo per ritrovare il broker truffatore. Domani ci sarà l’incontro a Ponte San Nicolò (PD), promosso dal Codacons. Il vicepresidente dell’associazione, Bruno Barbieri, ha identificato lo schema del broker.
Quando i clienti chiedono che gli vengano restituite le somme investite, Rigato scompare nel nulla
Tutto è iniziato dai sospetti di alcuni clienti, che avevano chiesto a Rigato di restituire i soldi investiti, visto il momento che dà poche certezze. A questa richiesta, però, avevano ricevuto solo scuse e palesi giustificazioni fuorvianti. A questo punto erano partite le denunce, complice il passaparola tra gli investitori.
La Guardia di Finanza, sta raccogliendo da giorni le parole dei truffati.«Continuano ad arrivare, non siamo ancora alle centinaia ma sono ormai diverse decine. Al momento siamo nel pieno delle indagini», spiegano i finanzieri del comando di Mirano.
Non si sa se il broker fuggito con i soldi degli investitori operasse da solo o fosse affiliato a qualche realtà
Ormai, il broker è irrintracciabile. È sparito dalla sua abitazione di Vignovo, proprio prima dell’arrivo della troupe di Striscia la notizia. Nella sua abitazione, perquisita dalle forze dell’ordine, sono stati trovati cellulari e computer, ma nessun documento, ancora non si sa se lavorasse da solo o affiliato a qualche realtà.
Barbieri raccomanda a tutti quelli che domani si presenteranno all’hotel Marcon di portare anche fatture e ricevute. «Alcuni suoi clienti ci hanno presentato le carte che Rigato aveva fatto firmare loro, intestate con il logo della Barclays bank, ma è possibile che si trattasse di fogli prodotti in casa. Stiamo cercando anche noi, con i nostri strumenti e i nostri esperti, di ricostruire i movimenti compiuti dal 54enne, ogni pezzo di carta è utile in questo senso».
Il Codacons ha persino tracciato un identikit del truffato medio. Ma non solo, ha anche riconosciuto la figura del promotore-truffatore, infatti era già nota. «Si tratta di solito di indipendenti, che lavorano soprattutto col passaparola e che per anni si muovono secondo le regole. Poi un picco negativo in borsa, come la guerra in Ucraina ora, e si ritrovano a gestire buchi importanti, se uno dei clienti ne ha il timore e chiede tutti i soldi indietro ecco che crolla tutto».
