La Biennale di Venezia e Cartier annunciano che è stato attribuito al regista britannico Ridley Scott il premio Cartier Glory to the Filmmaker della 78/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (1-11 settembre 2021), dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo
La Biennale di Venezia e Cartier annunciano che è stato attribuito al regista britannico Ridley Scott (Il gladiatore, Blade Runner, Alien) il premio Cartier Glory to the Filmmaker della 78/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (1-11 settembre 2021), dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo. La consegna venerdì 10 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema) alle 21.15, prima della proiezione Fuori Concorso del suo nuovo film, The Last Duel, con Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck.
Se anche avesse diretto un solo film, il regista inglese sarebbe comunque entrato di diritto nell’olimpo dei grandi cineasti
The Last Duel è un racconto di tradimento e vendetta che mostra la brutalità del XIV secolo in Francia, prodotto da 20th Century Studios. La moglie di un cavaliere afferma di essere stata stuprata dal miglior amico del marito, lo scudiero. Il marito allora sfida a duello l’amico e, per l’onore della moglie, combatterà l’ultimo duello di Dio legittimato dalla legge francese. Il duello di Dio, detto anche duello giudiziario, duello ordalico o combattimento giudiziario, era una forma di duello diffusa durante il Medioevo in Europa, in particolare presso i popoli di ceppo germanico. Si trattava di una forma di ordalia, istituto tipico del diritto germanico, nella quale una contesa giudiziaria veniva risolta attraverso il combattimento tra i due contendenti o i loro campioni: si riteneva che l’esito del duello, condotto secondo precisi rituali, non dipendesse tanto dal valore dei combattenti, quanto dal giudizio di Dio.
“L’approccio personale al cinema di genere, in grado di conciliare esigenze dello spettacolo, aspettative del grande pubblico e pretese dei critici, costituisce l’elemento che maggiormente caratterizza il cinema di Ridley Scott”, sottolinea il direttore della Mostra Alberto Barbera. Se anche avesse diretto un solo film, il regista inglese sarebbe comunque entrato di diritto nell’olimpo dei grandi cineasti del cinema contemporaneo grazie a Blade Runner, il film che ha maggiormente influenzato la fantascienza moderna facendo scuola nei decenni a venire”.
Una carriera strepitosa e prolifica, che conta poco meno di trenta titoli realizzati con una frequenza impressionate
In una carriera strepitosa e prolifica, “che conta poco meno di trenta titoli realizzati con una frequenza impressionate – ha continuato – Scott ha dimostrato di poter attraversare con naturalezza i generi più disparati, innestando nuova linfa vitale in ciascuno di essi”, sottolinea ancora Barbera, citando tra i “meriti indiscutibili” del regista, “lo straordinario talento visivo e il gusto pittorico di cui ha dato prova, al servizio della creazione di sontuose immagini barocche e graficamente maestose, accompagnate da una rara e preziosa abilità nel dirigere gli attori”. (Fonte: ANSA).

