Incurante della spaventosa crisi energetica generata dalla guerra in Ucraina, l’Europa impone l’ennesima stangata al sistema economico italiano in ossequio alle politiche ambientaliste. Sergio Berlato, Deputato italiano al Parlamento europeo MEP nel Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei: “Ancora una volta, l’Europa pare dimostrarsi contraria non alle attività dannose all’ambiente, ma a qualsiasi attività economica”
L’Europa punta l’indice contro l’Italia e in particolare contro quelli che definisce “sussidi ambientalmente dannosi”. E in un ribaltamento a cui oramai siamo abituati, quella che sembrerebbe l’affermazione di un principio corretto, nei fatti si trasforma in una forte penalizzazione del sistema economico italiano, con le ovvie conseguenze negative per tutti i cittadini. A svelarlo è l’on. Sergio Berlato, Deputato italiano al Parlamento europeo MEP nel Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei: “L’ Europa impone la stangata green e l’Italia sarà costretta a fornire un piano di uscita dai ‘sussidi ambientalmente dannosi’. Questo provocherà inevitabilmente nuovi rincari sui consumi elettrici, sui carburanti impiegati nella navigazione e anche sull’acqua minerale”.
Sergio Berlato: “Un esempio? L’Europa ritiene sia dannosa per l’ambiente l’agevolazione Iva da 2 miliardi per l’energia elettrica consumata dalle famiglie”
L’UE, in ossequio al Green deal e alle politiche ambientaliste, chiede all’Italia di eliminare una serie di agevolazioni fiscali riguardanti il settore del consumo di energia e su particolari attività, che secondo Bruxelles costituirebbero appunto dei “sussidi ambientalmente dannosi” (SAD). Cioè che avrebbero un impatto negativo sull’ambiente. L’on. Berlato entra nel dettaglio delle conseguenze dell’ennesima crociata dell’UE: “Un esempio? L’Europa ritiene sia dannosa per l’ambiente l’agevolazione Iva da 2 miliardi per l’energia elettrica consumata dalle famiglie e da alcune categorie di imprese, perché non incoraggia un utilizzo efficiente dell’energia, quindi la differenza nelle aliquote deve essere tolta. Così facendo, l’Europa metterebbe in ginocchio non solo tutto il nostro sistema economico. Ma anche le famiglie italiane già duramente provate da due lunghi anni di crisi sanitaria, economica, commerciale e occupazionale”.
Sono considerati “sussidi ambientalmente dannosi” la riduzione dell’IVA sull’acqua minerale e sui fertilizzanti
Sono considerati “sussidi ambientalmente dannosi” la riduzione dell’IVA sull’acqua minerale e sui fertilizzanti. Ma anche la diversa accisa sul gasolio e quella sulla benzina, l’esenzione di tale accisa sui carburanti dedicati alle imbarcazioni, sia essi dedicati alla pesca, al trasporto di merci e passeggeri e l’Iva agevolata al 4 per cento per l’acquisto dal costruttore di abitazioni. Un punto di vista che sembra non tenere minimamente conto della spaventosa crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina
“Ancora una volta – conclude l’on. Sergio Berlato – l’Europa pare dimostrarsi contraria non alle attività dannose all’ambiente, ma a qualsiasi attività economica”.

(“Articolo redazionale a pagamento offerto dal gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei”)
