L’on. Sergio Berlato, Deputato italiano al Parlamento europeo MEP nel Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, lancia l’allarme sulla nuova strategia UE Farm to Fork: “L’Europa si scaglia sull’agricoltura in nome del ‘Green’ e così facendo affamerà i Paesi più deboli”
Sulla strategia Farm to Fork (F2F, Dal produttore al consumatore) l’Ue punta molto, considerandola fondamentale per il Green Deal dell’Europa. L’iniziativa prevede restrizioni nell’uso di determinati input agricoli nella produzione dell’UE entro il 2030. Impegnandosi a utilizzare le politiche commerciali della Commissione europea per promuovere una visione della sostenibilità nell’agricoltura, con potenziali implicazioni anche al di fuori dei Paesi dell’UE.
In realtà sono in molti a muovere critiche rispetto a questo progetto di redifinizione dell’agro-alimentare europeo. Un calo della produzione agricola si tradurrebbe in una riduzione della disponibilità di mercato dei prodotti agricoli, con conseguenti aumenti dei prezzi. Una riduzione della produzione agricola dell’UE e un aumento dei costi di produzione potrebbero ridurre inoltre la competitività dell’Europa sui mercati di esportazione.
Sergio Berlato, Deputato italiano al Parlamento europeo MEP nel Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei: “Una follia che porterà allo sfacelo un intero settore produttivo”
I costi crescenti potrebbero poi incidere sui bilanci dei consumatori e, in ultima analisi, ridurre il prodotto interno lordo (PIL) mondiale e, di conseguenza, aumentare il numero di persone con insicurezza alimentare nelle regioni più vulnerabili del mondo.
A lanciare l’allarme è l’on. Sergio Berlato, Deputato italiano al Parlamento europeo MEP nel Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei: “L’Europa si scaglia sull’agricoltura in nome del “Green” e così facendo affamerà i Paesi più deboli. L’Europa ha intenzione, infatti, di sacrificare la produzione per salvare l’ambiente: non ci sarà alcuna modifica al «Farm to fork», che prevede una riduzione di produzioni agricole del 30% nel continente, e nessun cambiamento in merito al Green deal. Ed il Paese più svantaggiato e che pagherà le più dure conseguenze è come al solito l’Italia. Da Bruxelles il messaggio pare chiaro: il problema dei mangimi non sussiste, tutti devono diventare vegani. Una follia che porterà allo sfacelo un intero settore produttivo. Qui bisogna mettere a coltura i terreni ora a riposo, sospendere la rotazione delle colture e ricevere maggiori aiuti economici per l’agricoltura e non solo. Non c’è tempo da perdere”.

(“Articolo redazionale a pagamento offerto dal gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei”)

