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A Bassano del Grappa nasce “adotta uno studente”, le aziende che si fanno mecenate

E’ stato presentato oggi a Bassano del Grappa il progetto “Adotta uno studente”, un progetto di mecenatismo formativo sponsorizzato da imprese private. Il primo progetto realizzato grazie alla collaborazione tra l’I.I.S. “Andrea Scotton” e l’azienda “Cappeller Spa” di Cartigliano

Il Veneto si conferma luogo in cui l’iniziativa privata vuole rimanere legata al territorio. In questo caso con una connotazione di lascito formativo. E quindi lavorativo ed esistenziale. “Adotta uno studente”, che parte da Bassano del Grappa, è una sorta di borsa di studio che consentirà alle aziende aderenti di alimentare un rapporto di collaborazione e fiducia con studenti scelti per merito scolastico ed attinenza geografica, dal terzo al quinto anno di insegnamento. Un triennio durante il quale l’azienda si assumerà l’onere delle spese per il trasporto, per l’acquisto dei libri di testi ed altri costi vari.

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Garantendo a quello studente occasioni di alternanza scuola-lavoro e di formazione nell’azienda che lo adotta, il tutto allo scopo di creare un legame sano che dai banchi di scuola possa traghettarlo. Senza però imporre alcun vincolo, ad una futura occupazione nell’azienda aderente.

Questa è un’iniziativa che ribalta il paradigma, accelerando i rapporti tra scuola e impresa

Il primo progetto è stato presentato oggi lunedì 19 aprile a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, grazie alla collaborazione tra l’I.I.S. “Andrea Scotton” e l’azienda “Cappeller Spa” di Cartigliano. La partenza è prevista dall’inizio del prossimo anno scolastico. Presente anche l’Assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan.

“Questa iniziativa – spiega l’assessore Donazzan – nasce da un grande senso di responsabilità sociale. È molto più di una borsa di studio: è un’iniziativa di mecenatismo contemporaneo volta a creare fidelizzazione tra gli studenti e le imprese. Passando dalla scuola ciò che preoccupa sempre più le nostre imprese è una denatalità galoppante ed un approccio quanto mai discriminatorio nei confronti dei percorsi tecnici e professionali. Percorsi che sono invece la linfa vitale per un tessuto produttivo che non può farne a meno e una strada diretta per lo studente verso un’occupazione stabile e di qualità. Questa è un’iniziativa che ribalta il paradigma, accelerando i rapporti tra scuola e impresa. Progetti come questo rappresentano un importante meccanismo di collaborazione e condivisione tra la scuola ed il territorio”.

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