Luogo simbolo di Verona e del romanticismo, il balcone di Giulietta è in realtà un falso, eppure questo non intacca il suo fascino
Uno dei luoghi più conosciuti e visitati della città scaligera è di certo il suo balcone di Giulietta; legato indissolubilmente alla tragedia shakespeariana dei due amanti sfortunati, ambientata proprio “nella bella Verona”: Romeo e Giulietta.
Schiere di turisti di ogni genere, giorno dopo giorno, si recano in via Cappello per immortalare quel balcone; da cui immaginano essersi affacciata Giulietta mentre recitava il celebre monologo al suo innamorato. Non solo, negli anni sono stati lasciati messaggi, bigliettini di innamorati di passaggio.
Turisti da tutto il mondo giungono a Verona per lasciare bigliettini e messaggi ai due sfortunati amanti shakesperiani
Non tutti sanno, però, che si tratta di un vero e proprio falso storico! Il bellissimo edificio trecentesco, diventato famoso come “la casa di Giulietta”; con il balcone caratteristico che tanto sembra ricordare la tragedia, non apparteneva affatto ai Capuleti.
Le proprietà dei Capuleti, infatti, si trovano vicino all’argine dell’Adige. Tuttavia, agli inizi del Novecento, furono necessari degli importanti lavori di restauro per evitare future inondazioni, che portarono alla demolizione di alcune case medievali.
Il balcone di Giulietta fu ritrovato nelle case medievali in riva all’Adige e poi spostato a casa Cappello
Trovarono un balconcino di età gotica in una casa medievale. Fu così che il direttore dei musei civici di allora, Antonio Avena, decise di posizionarlo nel cortile della casa della famiglia Cappello; che il comune di Verona aveva appena acquistato per farlo diventare un museo.
Fu così che nacque la leggenda del balcone di Giulietta; e che portò migliaia di turisti e innamorati e credere che quello fosse davvero il luogo in cui i due innamorati della tragedia si siano scambiati le loro eterne promesse d’amore. Che vivono, in realtà, nelle pagine immortali che da sole valgono ogni luogo.

