Uno dei borghi più belli d’Italia si trova nei Colli Euganei: Arquà Petrarca ha davvero qualcosa di magico e speciale che ferma il tempo
Arquà Petrarca è un vero e proprio paradiso per tutti coloro che desiderano tornare indietro nel tempo. Sarà per questo che Francesco Petrarca lo scelse per trascorrere piacevolmente i suoi ultimi anni. Infatti, il poeta vi abitò dal 1369 fino alla sua morte, nel 1374.
Una visita in questo borgo deve essere fatta nell’ottica di gustare ogni sensazione, ogni cosa attorno a noi. Dal panorama che si scorge, alla storia che ci percepisce tutto intorno. Passeggiamo con tutta calma e apprezziamone ogni anfratto, saprà donarci attimi davvero unici, e poi, ogni angolo è pieno di poesia.
La tomba del poeta e i versi che prendono vita tra i viali acciottolati di Arquà Petrarca
Oltre alla bellezza del luogo, l’importanza dei questo paesino è dovuta al suo legame con il Petrarca, ,dunque la prima cosa da fare è sicuramente rendergli omaggio. Infatti, proprio qui si trova la sua tomba. Un’arca sepolcrale in marmo rosso di Verona, fatta costruire dal genero sei anni dopo la sua morte.
Sempre legati al passaggio di Petrarca da Arquà sono la sua casa e la fontana. La Casa fu donata al Poeta nel 1369 da Francesco il Vecchio da Carrara, allora Signore di Padova. Petrarca però volle restaurarla, supervisionando personalmente i lavori. Una parte della casa era per sé e una parte era per per la servitù. Successivamente, nel Cinquecento, il proprietario la fece affrescare con scene ispirate alle opere del poeta e ancora oggi è adibita a museo, con lo studiolo intatto, come potrebbe averlo lasciato.
Pietre che sanno raccontare, un borgo incantato che ancora ricorda il suo poeta
Quanto alla Fontana di Petrarca, in realtà di Petrarca non ha molto, se non che il poeta vi si recava a prendere l’acuqa… forse. Ma ci piace immaginarlo, e sicuramente piace molto agli abitanti del borgo incantato, dunque non c’è motivo di togliere magia a questa splendida cornice. Tanto più che ci sono anche alcuni pesciolini che nuotano nella fonte.
Altre architetture che non hanno a che fare con il poeta ma che contribuiscono al fascino del paese sono: La Chiesa di Santa Maria Assunta, l’oratorio della Santissima Trinità e la Loggia dei Vicari. Edifici sacri, molto antichi, che contribuiscono a creare l’atmosfera medievale del borgo che canto incanta tutti i visitatori.
Il medioevo che rivive e si rinnova nelle chiese di Arquà Petrarca, dominando la valle in un panorama mozzafiato e incantevole
La Chiesa di Santa Maria Assunta è proprio alle spalle della tomba di Petrarca e ne ospitò i funerali. Pur essendo un edificio molto antico, risalente all 1026, ha subito numerosi rifacimenti nel corso del tempo e la versione finale che ci appare oggi è solo del 1926. Ma al suo interno racchiude splendidi affreschi che meritano una visita.
L’oratorio della Santissima Trinità era caro già a Petrarca. Il poeta vi veniva a pregare durante il suo soggiorno nel paese. Infatti, era già presente nel 1181. Anche questo gioiello di epoca medievale ha subito numerosi rifacimenti nel corso dei secoli, ma ha conservato intatto il suo fascino senza tempo.
Perdiamoci per viuzze e sentieri, per portici e anfratti, a riscoprire la bellezza di un borgo senza tempo che attende soltanto questo
La Loggia dei Vicari, accanto all’Oratorio, era la sede dell’amministrazione locale. Sia durante il Medioevo che per tutta l’età veneziana. Qui si svolgevano le assemblee cittadine a cui partecipavano tutti i capifamiglia.
Ora che abbiamo imparato a conoscere i luoghi più significativi di Arqua Petrarca, non ci resta che incamminarci tra le sue viuzze senza meta e perderci in un incanto senza tempo. Magari fermarci in qualche angolo un po’ più speciale, con un libro in mano e sussurrare al vento una poesia antica.
Elisa Filomena Croe
