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A causa delle restrizioni chiude dopo 130 anni l’Antica Carbonera di Venezia

antica carbonera venezia

Chiude dopo 130 anni di attività l’Antica Carbonera, storico ristorante di Venezia. Aveva attraversato indenne secoli, guerre e calamità. Ma non è riuscito a sopravvivere ad un anno di restrizioni targate Conte-Draghi-Speranza

Ferita dalle acque alte del 2019 e ricevuto il colpo di grazia dalle restrizioni degli ultimi 12 mesi, chiude dopo 130 anni di attività l’Antica Carbonera, storico ristorante di Venezia. L’annuncio lo danno i titolari attraverso il sito web del locale. Tra le più antiche locande nate sulla riva del Carbon, dove secoli fa le zattere colme di carbone si fermavano a vendere il combustibile, la locanda era entrata in crisi a causa dei danni provocati dall’acqua alta del novembre 2019. Ma per un’attività già in difficoltà, l’ultimo anno – tra chiusure forzate e restrizioni – era impossibile da superare. Lo storico locale di calle Bembo, appena dietro il teatro Goldoni, è stato quindi costretto a chiudere. Presentando domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo dopo l’istanza di fallimento. Finisce così un’era per tutta Venezia.

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L’antico locale vanta come interni quelli dello yacht Miramar appartenuto a Francesco Giuseppe II e alla principessa Sissi

In particolare e decretare la chiusura dell’Antica Carbonera sono stati gli affitti. Il ristorante infatti, con Venezia deserta e orari di apertura farseschi stabiliti dai vari DPCM, non è più stato in grado di saldare le mensilità. Una voragine di 38mila euro, quella accumulata nei mesi. I due gestori, Andrea e Barbara Michielazzo, nonostante le decurtazioni applicate al canone dalla comprensiva proprietà, alla fine hanno dovuto gettare la spugna.

Riconosciuto come ristorante storico italiano e meta di vip e celebrità nel corso della sua secolare storia iniziata nel 1894, l’Antica Carbonera vanta come interni quelli dello yacht Miramar appartenuto a Francesco Giuseppe II e alla principessa Sissi. Famoso per i piatti della tradizione veneziana come le crudità di mare e il baccalà in umido con polenta, aveva attraversato indenne secoli, guerre e calamità. Ma non è riuscito a sopravvivere ad un anno di restrizioni targate Conte-Draghi-Speranza.

Federico Debern

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