Andrea Marcato, atleta originario di Venezia, ha vinto la 25/a edizione della Sri Chinmoy Self-Transcendence 3100 Mile Race. E’ il terzo essere umano più veloce al mondo a completare una corsa di 3.100 miglia
Andrea Marcato, atleta originario di Venezia, ha vinto la 25/a edizione della Sri Chinmoy Self-Transcendence 3100 Mile Race, la corsa su strada certificata più lunga al mondo, completando la distanza in 42 giorni, 17 ore, 38 minuti e 38 secondi. Il 39enne veneto ha corso una media di quasi 72 miglia (116 km) al giorno, stabilendo un nuovo record italiano, ed è diventato il terzo essere umano più veloce al mondo a completare una corsa di 3.100 miglia.
Raggiunto il traguardo, la scorsa notte a New York, è subito ripartito per completare la distanza di 5000 chilometri.
In 24 anni, solo 49 atleti hanno completato una corsa di 3.100 miglia
La Sri Chinmoy Self-Transcendence 3100 Mile Race è iniziata il 5 settembre e continua fino al 26 ottobre. I concorrenti hanno 52 giorni di tempo per completare la corsa. Per raggiungere il loro obiettivo di 3.100 miglia (4989 km) in 52 giorni, i partecipanti devono registrare una media di 59,6 miglia al giorno – più di 2 maratone. Questo significa un totale di 118 maratone in successione. La gara è stata descritta come il “Monte Everest dell’ultra-running”. Tuttavia, più di 4.000 persone hanno raggiunto la cima dell’Everest dal 1953. Solo 49 hanno completato una corsa di 3.100 miglia in 24 anni. Per dare una misura, è come se fossero 118 maratone messe assieme.
“Autotrascendenza, l’unica cosa di cui un essere umano ha bisogno per essere veramente felice”
L’atleta ha rivelato di aver mantenuto per oltre un mese uno stile di vita sovrumano, mangiando circa 10.000 calorie al giorno in piccole porzioni mentre correva o camminava. Durante le 18 ore al giorno disponibili per la corsa non ha neanche fatto un pisolino come altri partecipanti. Da oggi, ha dichiarato, Marcato inizia a puntare al prossimo obiettivo: i 5000 chilometri. Le parole di Marcato ricalcano la filosofia alla base della gara, fondata dal maestro spirituale indiano, atleta e musicista Sri Chinmoy nel 1997. Chinmoy, lui stesso partecipante a molte maratone e ultra-maratone, ha descritto il beneficio della corsa come un occasione di “autotrascendenza, l’unica cosa di cui un essere umano ha bisogno per essere veramente felice”. “Queste corse – aggiunge Chinmoy – aiutano enormemente i corridori, anche se esteriormente passano attraverso tali difficoltà. Alla fine, quando la corsa è finita, sentono di aver compiuto qualcosa di molto significativo”.

