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Colpo di scena: Crisanti è contrario all’obbligo vaccinale: “Il vaccino non è abbastanza efficace”

andrea crisanti
Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all'Università di Padova

L’obbligo vaccinale farebbe il gioco di chi è contrario, perché la sua efficacia è solo al 70%: questa l’opinione di Andrea Crisanti

Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova si dichiara contrario all’obbligo vaccinale. Il motivo? «Non è ancora il momento. Un’imposizione in tal senso, potrebbe trasformarsi in un boomerang in grado di portare acqua al mulino dei no-vax» sostiene l’immunologo.

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Nei giorni scorsi, l’approvazione del vaccino Pzifer da parte dell’agenzia del farmaco negli Stati Uniti apre le porte a una analoga certificazione europea e di conseguenza anche all’obbligo vaccinale. Non si tratta più, dunque, di una situazione emergenziale, ma che, volendo, potrebbe essere imposta per legge. Tuttavia, l’immunologo si rivela contrario.

Crisanti contrario all’obbligo vaccinale perché il vaccino ha un’efficacia solo del 70%

Durante un’intervista rilasciata al Corriere del Veneto, ha spiegato i suoi motivi. «Gli ultimi studi, a cominciare da quelli condotti in Israele, dimostrano un’efficacia del vaccino intorno al 70%. Non è molto. E la colpa ovviamente è delle varianti: sempre più spesso ci capita di vedere persone che, nonostante siano state vaccinate, contraggono ugualmente il virus. Spesso se la cavano con un contagio asintomatico, ma in alcuni casi, sebbene poco frequenti, sorgono complicazioni anche serie».

Secondo Andrea Crisanti la soluzione migliore sarebbe aspettare. Aspettare che cosa? «Un vaccino “universale”, in grado di assicurare un’alta efficacia, almeno sopra all’80 per cento, anche nel contrasto di tutte le varianti. A quel punto sarò favorevolissimo a ogni legge che imponga a chiunque di assumerlo». Non dunque quello che si sta inoculando in questo momento.

Il virologo si esprime anche su Green Pass e vaccinazione dei minori di 12 anni

Green Pass e vaccinazione dei bambini sono gli altri temi spinosi che stanno tenendo banco nella vita politica e sociale. Quanto alla vaccinazione dei minori, egli sostiene che: «Farlo ai neonati non avrebbe alcun senso. Dai 12 anni in su è un buon compromesso».

Sul Green Pass, invece, Crisanti, pur dichiarandosi d’accordo con la misura di governo ricorda che non ha alcuna valenza sanitaria. Secondo lui ha il solo obiettivo di far vaccinare gli indecisi, spaventati magari dalle conseguenze che il vaccino potrebbe avere.

«Io sono favorevole al green pass. Solo che vorrei ci fosse un po’ meno ipocrisia sull’argomento: una parte della politica vuole far passare il messaggio che sia uno strumento di salute pubblica, in grado di rendere più sicuri gli ambienti che frequentiamo. Questo è falso, non c’è nulla che dimostri che l’introduzione del green pass abbassa la diffusione del virus».

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