Dopo un’altra morte sospetta in Piemonte e il blocco di un ulteriore lotto anche qui nel Veneto, l’Agenzia italiana del farmaco blocca le somministrazioni del vaccino Astrazeneca in tutta Italia. Nella nostra regione 68.154 dosi sono già state somministrate
L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) blocca la somministrazione di qualsiasi lotto Astrazeneca su tutto il territorio nazionale. Dopo Germania, Francia, Paesi Bassi, Norvegia e Islanda, l’Italia si aggiunge ai paesi che preferiscono vederci chiaro. Lo fa in via “temporanea e precauzionale”, dopo alcune morti sospette. Le autorità italiane vogliono capire in maniera approfondita se esista una correlazione tra il farmaco e i casi di trombosi mortali registrati.
La decisione arriva dopo il blocco da parte dei Carabinieri dei NAS, sia in Piemonte che nel Veneto, dell’ennesimo lotto Astrazeneca. A Biella infatti un insegnante è morto poche ore dopo la somministrazione. La settimana scorsa un caso simile era stato registrato in Sicilia. Provocando anche in quel caso il blocco della somministrazione qui nel Veneto di quello specifico lotto. Questa la nota ufficiale emanata dall’Agenzia italiana del farmaco: “L’Aifa ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso. L’Aifa, in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione”.
“Questa gente che rifiuta le dosi – ha tuonato Zaia – nel caso in cui cambi idea, dovrebbe essere inserita in fondo alla lista”
Questa mattina durante la consueta conferenza stampa il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha aspramente criticato il personale scolastico. Il quale, evidentemente intimorito dalle notizie, sabato scorso aveva disertato in massa le vaccinazioni ad esso riservate. In oltre un migliaio lo avevano rifiutato. “Questa gente che rifiuta le dosi – ha tuonato Zaia – nel caso in cui cambi idea, dovrebbe essere inserita in fondo alla lista. A Venezia abbiamo avuto il 54% di rinunce. Chi non vuole vaccinarsi se ne può stare a casa. Fate come volete ma la Comunità scientifica ci dice che, dopo una mole incredibile di vaccini fatti, le dosi di AstraZeneca sono sicure“.
La Regione Veneto comunica di aver ricevuto in totale 194mila dosi di AstraZeneca. 68.154 dosi sono già state somministrate
Poi però nel pomeriggio è arrivata la decisione dell’AIFA. E anche la Regione Veneto si è dovuta adeguare, sospendendo le somministrazioni Astrazeneca. Questa la comunicazione rilasciata: “La Regione del Veneto ha tempestivamente disposto il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca con effetto immediato, fino a diverse determinazioni da parte degli organi centrali. La programmazione dei prossimi giorni che prevedeva l’utilizzo del vaccino di AstraZeneca è stata annullata al fine di consentire una nuova pianificazione dell’offerta. Saranno regolarmente effettuate le vaccinazioni previste con gli altri vaccini disponibili (Pfizer e Moderna), con priorità per soggetti anziani e ad elevata fragilità”. La Regione Veneto comunica di aver ricevuto in totale 194mila dosi di AstraZeneca. 68.154 dosi sono già state somministrate.
