Alla scoperta del lago Sandro Pertini, “nascosto” tra le case di Roma

Tra via Portonaccio, via Prenestina e via di Casal Bertone, a Roma, sorge un prezioso lago proprio là dove potrebbe esserci un parcheggio: il lago Sandro Pertini, noto anche come Lago Bullicante Ex SNIA

Esistono luoghi in cui la forza della natura vince su tutto, anche sui maltrattamenti dell’uomo e sulla cementificazione. Quegli angoli di mondo in cui Madre Natura si è presa una rivincita e ha dato vita ad ambienti sospesi nel tempo, in cui immergersi totalmente per ritrovare una quiete che, sempre più spesso, si perde tra il caos di una grande città e la vita frenetica a cui siamo ormai tutti abituati.

Fermiamoci un momento e andiamo alla scoperta di uno di questi angoli di paradiso, nel cuore della nostra capitale. Qui, tra via Portonaccio, via Prenestina e via di Casal Bertone, a Roma, sorge un prezioso lago proprio là dove potrebbe esserci un parcheggio: il lago Sandro Pertini, noto anche come Lago Bullicante Ex SNIA. Un luogo naturale nato per caso e che lotta ogni giorno contro la cementificazione.

È uno specchio d’acqua circondato da una natura rigogliosa, il lago Bullicante (anche Sandro Pertini). Si trova nella parte orientale di Roma, a poca distanza dalla stazione Prenestina. È nato nel 1992 per una pura casualità: a quell’epoca si stavano svolgendo i lavori di escavazione in un cantiere dell’ex fabbrica della SNIA Viscosa, che a metà del Novecento era il più grande insediamento industriale della capitale, per la costruzione di un parcheggio sotterraneo.

Durante lo sbancamento, venne intercettata la falda acquifera che si trovava a pochi metri di profondità, alimentata dall’antico fosso della Marranella. Il cantiere venne così allagato e, nonostante i tentativi di deviare il flusso dell’acqua per continuare nella realizzazione del parcheggio, la natura ebbe la meglio, dando vita a quello che oggi conosciamo come un laghetto che copre circa 10.000 mq di superficie: tra i laghi del Lazio è il più grande della capitale all’interno dell’anello ferroviario.

Questa oasi naturale in mezzo alla città è stata nominata lago Sandro Pertini ed oggi fa parte del Parco pubblico “delle Energie”. Vi si accede dall’ingresso di via Prenestina.

Un luogo raro: il tesoro naturale custodito nel lago Sandro Pertini

Qui, in questo angolo d’Italia in cui la natura ha preso il sopravvento sulle costruzioni dell’uomo, la biodiversità assume un’importanza ancor più accentuata. Riconosciuto nel 2021 come Monumento naturale dalla Regione Lazio, questo specchio d’acqua ospita circa 360 specie vegetali spontanee e più di 130 coltivate. Sono state inoltre censite quasi 90 specie di avifauna protetta, tra cui l’airone rosso, il martin pescatore, la sgarza ciuffetto e il falco pellegrino.

Quello di Sandro Pertini è un lago raro, uno dei pochissimi casi noti di “rinaturazione spontanea” in Europa, gemellato con il lago di Bruxelles, il Marais Wiels. Ma è anche un importante esempio di archeologia industriale italiana, con quei ruderi appartenenti alla ex fabbrica dismessa Snia Viscosa che emergono dalle sue acque.

La popolazione locale, le associazioni, ma anche le università, da anni sono impegnate nella salvaguardia di questa oasi naturale che attira la curiosità e gli studi dei ricercatori. A difesa del lago è nato il Forum territoriale permanente del Parco delle Energie e anche i giovani di Fridays for Future sono attivi e uniti nella sua difesa contro la cementificazione e le speculazioni edilizie, organizzando eventi e giornate per far conoscere a tutti questo piccolo tesoro naturale.

Il valore educativo e sociale del lago

Il lago Sandro Pertini non è solo un luogo di bellezza naturale, ma anche un importante sito educativo e sociale. Diverse scuole e università organizzano visite guidate per gli studenti, offrendo loro l’opportunità di apprendere sul campo nozioni di ecologia, biodiversità e storia industriale. Le visite al lago permettono agli studenti di osservare direttamente fenomeni naturali e di comprendere l’importanza della conservazione ambientale.

Inoltre, il lago rappresenta un luogo di incontro per la comunità locale. Numerose attività ricreative e culturali vengono organizzate intorno al lago, come laboratori di fotografia naturalistica, escursioni guidate, e giornate di pulizia. Questi eventi non solo sensibilizzano il pubblico sull’importanza della tutela ambientale, ma rafforzano anche il senso di comunità e di appartenenza tra i residenti.

Sfide e progetti futuri

Nonostante il riconoscimento come Monumento naturale e gli sforzi della comunità, il lago Sandro Pertini affronta ancora diverse sfide. La pressione urbanistica e la tentazione della speculazione edilizia rappresentano minacce costanti. Tuttavia, il forte impegno delle associazioni e dei cittadini locali continua a essere un baluardo contro queste minacce.

Per il futuro, ci sono progetti ambiziosi per migliorare ulteriormente l’area intorno al lago. Tra questi, la creazione di percorsi didattici e aree attrezzate per il birdwatching, nonché l’introduzione di pannelli informativi che spieghino la storia e l’importanza ecologica del luogo. Questi progetti mirano a rendere il lago non solo un rifugio naturale, ma anche un centro educativo e culturale di riferimento per tutta la città di Roma.

Il lago Sandro Pertini è diventato un simbolo di resistenza contro la cementificazione e un esempio di come la natura possa riprendersi i suoi spazi, anche in un contesto urbano così densamente popolato come quello di Roma. La sua storia e il suo presente testimoniano l’importanza della tutela ambientale e della partecipazione attiva della comunità nella salvaguardia del territorio.

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