In un mondo in cui ogni informazione si può ottenere digitando una domanda su internet, scopriamo se le guide turistiche hanno ancora senso
Google può dare qualsiasi tipo di informazione: ci può indicare intorno a noi i luoghi di maggiore interesse e il modo per raggiungerli più velocemente, le recensioni di chi c’è stato, mostrarci delle anteprime per farci capire se quel luogo o locale potrebbe piacerci o meno, e questo è solo l’inizio, la punta dell’iceberg.
Infatti, grazie alla profilazione e l’apprendimento dei nostri interessi, Google riesce addirittura a mostrarci i luoghi più in linea con i nostri gusti.
Ma allora le guide turistiche hanno ancora senso di esistere? In un mondo in cui internet può dirci cosa vedere e qual è il migliore momento per farlo e ci aiuta a creare l’itinerario perfetto per i nostri viaggi, perché dovremmo acquistare un libro con le varie informazioni da tenere presenti per visitare un luogo.
Viaggiare è un’esperienza molto soggettiva e anche la modalità di viaggio lo è.
Per esempio, ci sono persone che preferiscono visitare una città senza un programma prestabilito, chi organizza l’itinerario con largo anticipo, chi si affida ad internet e chi tutt’ora acquista una guida turistica per essere sicuro di non perdersi neanche una tappa.
Dopo la Pandemia da Covid-19 le vendite delle guide turistiche sembravano essersi arrestate bruscamente per ovvi motivi: le persone ricominciavano timidamente a viaggiare e spesso lo facevano in luoghi non troppo distanti considerata la precarietà della situazione.
La verità è che le guide turistiche si sono man mano adattate alle nuove esigenze delle persone: invece di fornire un lungo elenco di alberghi in cui poter alloggiare o ristoranti in cui mangiare – informazioni che si possono trovare comodamente attraverso internet – si concentrano di più su aspetti culturali, curiosità locali, e informazioni che è utile conoscere tratte dall’esperienza di chi ci è stato.
Questa evoluzione ha fatto in modo che le guide turistiche non si estinguessero dopo i difficili anni della Pandemia, anni in cui le vendite hanno subito un brusco arresto.
Negli ultimi due anni, tuttavia, la situazione sembrerebbe essersi ripresa e le vendite sono tornate a dei numeri paragonabili a quelli precedenti al Covid.
Molte case editrici sono dovute correre ai ripari durante gli anni di magra e adattare i contenuti delle guide turistiche ma anche la priorità di stampa: subito dopo la Pandemia sono state ristampate più guide turistiche relative a località italiane proprio perché per le persone era più complesso spostarsi oltre confine.
Per esempio la guida turistica per la Cina di molte case editrici non viene aggiornata da anni proprio a causa di questo rallentamento e delle difficoltà nello spostarsi così lontano in un momento caotico come quello che abbiamo vissuto durante e subito dopo il Covid-19.
Tuttavia le case editrici sono ottimiste per il futuro, in quanto il settore dei viaggi si dimostra in progressione e le persone sembrano più propense ad investire denaro in un viaggio piuttosto che in beni materiali.
Dopo il brusco calo, nel 2022 il fatturato delle guide turistiche in Italia è tornato ad aggirarsi attorno ai 26 milioni di euro, avvicinandosi ai 30 milioni raggiunti nel 2019. La stessa situazione sembra verificarsi anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
Un aspetto interessante è che molte guide non vengono acquistate per organizzare un viaggio, ma soprattutto come regalo natalizio: regalare una guida turistica per fare assaporare un viaggio in programma è un dono sentito e molto apprezzato.
Di solito chi, invece, acquista una guida turistica per organizzare effettivamente un viaggio lo fa per quelle mete oltreoceano o più particolari per sentirsi più preparato e consapevole nel vivere questa avventura.
È vero che attraverso internet abbiamo accesso una miriade di informazioni. Addirittura con l’arrivo dell’intelligenza Artificiale ci basta digitare una domanda per avere direttamente un poema denso e scorrevole da stampare e portare con noi, ma sia internet che l’AI si basano su un assunto di base: porre una domanda.
Questi strumenti ci forniscono una risposta ad una domanda mentre una guida turistica è più elaborata, approfondita e tocca tematiche che forse non ci sogneremmo mai di chiedere, ci dà informazioni che non credemmo mai dover sapere prima di visitare un luogo.
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