Viaggi

Ansia da viaggio, a cosa è collegata e come affrontarla

Viaggiare è un’esperienza meravigliosa ma può portare con sé anche una buona dose di ansia, scopriamo che cos’è l’ansia da viaggio

Siamo abituati a considerare i viaggi come qualcosa di positivo, che permette di godersi la vita, scoprire nuove culture e città. Ma, come in tutte le cose, ci sono dei lati negativi che possono essere vissuti con più o meno ansia dalle persone e fare aumentare i livelli di stress.

Per esempio, per una persona che tende a rifugiarsi nella propria routine, dover organizzare un viaggio potrebbe essere destabilizzante, oppure per chi è abituato a passare gran parte del suo tempo da solo, partire insieme ad amici o parenti potrebbe diventare motivo di stress.

Ma scopriamo in cosa consiste l’ansia da viaggio, quali sono i sintomi e come si può combattere.

Ansia da viaggio: quando partire diventa meno positivo?

L’ansia da viaggio è uno stato emotivo caratterizzato da difficoltà di concentrazione, irritabilità, fatica, nausea, battito accelerato e affanno. In poche parole, lo stato di ansia e stress va a ripercuotersi sull’omeostasi del corpo, che entra in una sorta di allarme, o attivazione, come se ci fosse un pericolo da contrastare.

Come si manifesta l’ansia da viaggio? – Unsplash – ilserenissimoveneto.it

Questo stato emotivo può prendere alla sprovvista anche persone abituate a viaggiare se si trovano in un momento particolarmente complicato, oppure può subentrare in caso di viaggi organizzati meticolosamente con largo anticipo. Questo non significa che la persona abbia perso la voglia di partire o scoprire nuovi luoghi, ma è come se dei pensieri intrusivi facessero capolino nella sua mente abbassando le aspettative riguardo al viaggio.

Pensare troppo, voler pianificare ogni dettaglio, non voler lasciare nulla al caso, sono fattori che possono provocare ansia da viaggio ma solitamente sono più legati ad aspetti caratteriali e di personalità e al grado di bisogno di controllo di ognuno di noi. Per una persona meticolosa organizzare un viaggio può essere stressante, ma mai quanto rendersi conto che qualcosa potrebbe non andare come stabilito o previsto…

Come combattere l’ansia da viaggio

Per combattere l’ansia da viaggio bisogna innanzitutto rendersi conto di quali sono le reali motivazioni di quello stato emotivo. Cosa ci preoccupa davvero? Cosa vorremmo cambiare della vacanza? Scavare nel profondo delle motivazioni è un buon modo per calmare i nervi e tornare lucidi trovando soluzioni pragmatiche quando possibile. 

Per esempio, se il problema è il timore di non avere i propri spazi durante la vacanza si può richiedere una stanza singola, se invece le motivazioni sono molteplici e confuse come ad esempio: paura di volare, dell’ignoto, di perdere i bagagli, di stare lontani dai propri famigliari, di possibili imprevisti e via discorrendo, bisogna fermarsi un attimo e riflette se queste paure sono nate improvvisamente oppure no. 

Infatti, esistono persone particolarmente ansiose che cadono i questi vortici emotivi alla prima novità, ma ci sono anche persone che normalmente non hanno problemi a viaggiare ma che possono diventare improvvisamente ansiose e stressate all’idea. 

Partire o non partire? – Unsplash – ilserenissimoveneto.it

In questo caso è probabile che la reale fonte di stress non sia il viaggio ma il periodo di vita che stanno attraversando e che ha provocato un’iper-attivazione in loro. Il consiglio in questo caso è di cercare di considerare il viaggio come una pausa dalla situazione complessa che si sta vivendo, un modo per prendere le distanze e tornare con maggiore consapevolezza e uno stato d’animo migliorato. 

Partire con le persone giuste, inoltre, è un buon modo per viversi l’avventura in modo positivo e con la giusta carica. Infatti, avere dei compagni di viaggio con ci si sente in sintonia potrebbe non solo rovinare l’esperienza, ma creare ansia anticipatoria ancora prima di partire. 

FOMO e ansia da viaggio

La Fear of Missing Out è la paura di perdersi qualcosa di irripetibile. Per esempio, guardare le Stories di alcuni compagni di classe che sono stati ad una festa a cui noi non siamo stati invitati potrebbe indurci a sentirci esclusi, come se avessimo perso un’occasione che non tornerà più. 

Chi soffre di ansia da viaggio, spesso, teme che partendo si perderà dei momenti importanti che non avrà più occasione di vivere con amici, parenti o partner. In quest’ottica, partire diventa improvvisamente un precludersi delle possibilità invece che l’occasione di viverne di nuove. Ecco quindi che la FOMO può arrivare a provocare ansia da viaggio.

Consigli per dire addio all’ansia da viaggio: 3 semplici step

Per dire addio all’ansia da viaggio spesso è sufficiente seguire questi tre semplici step, che vanno a focalizzare l’attenzione sugli aspetti positivi inerenti al viaggio:

1)Chiediti perché ti senti ansioso e cerca di essere onesto con te stesso nel rispondere.

2)Pianifica le vacanze quanto basta per sentirti tranquillo e scegli di partire con persone con cui ti senti a tuo agio.

3)Non pensare a ciò che lasci ma concentrati sulle nuove esperienze che avrai l’occasione di vivere una volta arrivato a destinazione.

Si tratta di tre piccoli suggerimenti che possono aiutare a viversi l’esperienza senza paure.

Meglio partire da soli o in compagnia?

Se il timore è quello di non avere i propri spazi durante il viaggio, vi consigliamo di partire in solitaria o con una persona a voi particolarmente vicina, che vi conosce bene e sa rispettare i vostri spazi. I viaggi di gruppo non fanno per tutti, e basta saperlo prima di buttare via soldi in viaggi che si preferirebbe non fare. 

Tuttavia, di solito chi teme imprevisti e complicazioni durante il viaggio, predilige partire con più persone in modo da avere sostegno in caso di necessità. 

In poche parole, bisogna capire l’origine delle proprie ansie per poterle combattere: per trovare la soluzione bisogna analizzare qual è davvero il problema, ricordandosi sempre che viaggiare dovrebbe essere un’esperienza positiva, ma richiede anche  tempismo, compagnia giusta e organizzazione. 

A tutti fa paura l’ignoto, ma nel caso di un viaggio questo non sapere dovrebbe essere il motore principale, il motivo per salire sull’aereo e scoprire il mondo.

Obbligarsi a partire quando non si è nelle condizioni mentali di farlo, però, non è una soluzione: se il vostro desiderio è quello di rimanere a casa ricordate che non avete nulla da dimostrare agli altri, e che qualsiasi viaggio può essere rimandato al momento in cui potrete godervelo davvero. 

Alessia Barra

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