Laghetti artificiali, originariamente creati per scopi puramente estetici in ville e giardini, si è sviluppata la tendenza alla costruzione di biolaghi o ecolaghi. Sebbene siano realizzati dall’uomo, questi biolaghi imitano le caratteristiche naturali di un lago, formando un ecosistema autosufficiente che non solo migliora l’estetica del paesaggio, ma offre anche la possibilità di fare il bagno in acque completamente naturali e depurate.
La definizione internazionale di biopiscina descrive un corpo d’acqua impermeabilizzato rispetto al suolo, non trattato con disinfettanti chimici, progettato per la balneazione. La qualità dell’acqua è mantenuta costante grazie a trattamenti biologici e/o meccanici. In sostanza, una biopiscina è un biolago con un design più raffinato e orientato al comfort balneare. In entrambi i casi, si tratta di specchi d’acqua artificiali che replicano i processi di depurazione naturale di un lago spontaneo. Ma come fanno questi sistemi chiusi a mantenere l’acqua pulita senza l’uso di agenti chimici?
Il principio di funzionamento di biolaghi e piscine naturali si basa sulla fitodepurazione, un metodo ecologico al 100% e significativamente meno costoso rispetto agli impianti di depurazione chimico-fisici tradizionali. La purificazione dell’acqua avviene grazie alle reazioni biologiche di piante acquatiche e zooplancton, che filtrano le impurità e si nutrono di sostanze inquinanti come azoto e fosforo, in un processo continuo di autorigenerazione. In alcuni casi, un sistema di filtri e pompe meccanici può essere utilizzato, senza bisogno di sostanze chimiche o raggi UV.
Le piante utilizzate per la depurazione non solo svolgono un ruolo cruciale nella pulizia dell’acqua, ma aggiungono anche un tocco estetico al biolago, con specie come ninfee, gigli acquatici e canne palustri. Queste piante, insieme a quelle sommerse che producono ossigeno, aiutano a creare un ecosistema equilibrato e ben integrato nell’ambiente circostante. L’efficacia di questo metodo di depurazione naturale è stata confermata da uno studio dell’Università di Siena: in un laghetto balneabile, sono stati introdotti vari agenti patogeni in soluzione liquida. Immediatamente dopo l’introduzione, la carica batterica era molto alta, ma è diminuita significativamente entro 24 ore e quasi completamente dopo 90 ore. Vale la pena notare che l’esperimento è stato condotto in autunno, un periodo in cui l’attività fitodepurativa delle piante è ridotta.
Esistono diverse tipologie di biopiscine, che differiscono in base alla proporzione tra area di depurazione e area balneabile e alla presenza o meno di impianti meccanici. Tuttavia, tutte seguono un principio comune: l’acqua attraversa vari moduli durante il processo di depurazione.
Il primo modulo è il laghetto di sorgente, dove avviene una filtrazione preliminare attraverso strati di ghiaia grossolana e fine. Successivamente, l’acqua si muove attraverso un ruscello, che contribuisce alla sua ossigenazione prima di raggiungere la zona di rigenerazione. In questa zona, vengono collocate le piante depurative, e l’area è separata dalla zona balneabile da un perimetro sommerso in muratura o terra e da segnalatori galleggianti in superficie. La zona di rigenerazione è generalmente poco profonda, solitamente non più di un metro, permettendo un riscaldamento rapido dell’acqua.
La zona balneabile è invece priva di piante, e l’acqua qui è limpida e depurata grazie al processo avvenuto nelle aree circostanti. Nei sistemi a doppia camera, le zone di rigenerazione e balneazione sono completamente separate. Infine, un sistema di pompaggio meccanico reimmette l’acqua dalla zona balneabile al laghetto di sorgente, ricominciando il ciclo di depurazione.
Le biopiscine naturali, prive di qualsiasi sistema di pompaggio, mantengono un equilibrio tra la superficie dedicata alla rigenerazione e quella destinata alla balneazione. Altre tipologie di biopiscine, invece, si differenziano in base al livello tecnologico: bassa, media, alta o altissima tecnologia, con impianti fotovoltaici che forniscono energia eco-sostenibile per azionare pompe e filtri. Più efficiente è il sistema di pompaggio, minore è l’area necessaria per la fitodepurazione.
Una biopiscina o un biolago sono in grado di garantire gli stessi comfort di una piscina tradizionale con l’aggiunta di numerosi vantaggi per la salute e per l’ambiente, e perché no, anche per i portafogli. Innanzitutto la fitodepurazione è un metodo del tutto naturale di pulizia delle acque che consente di evitare l’utilizzo di cloro, agenti chimici e regolatori di PH, spesso causa di dermatiti, allergie, secchezza della pelle e irritazione agli occhi.
Dal punto di vista ambientale, biopiscine e biolaghi costituiscono veri e propri ecosistemi naturali che arricchiscono la biodiversità. Sono realizzabili anche in aree soggette a vincoli ambientali e offrono un’ampia personalizzazione nel design, nell’estetica e nella scelta della vegetazione. Possono essere costruiti su terreni inclinati e non richiedono collegamenti alle fognature.
Inoltre, i costi di manutenzione di una biopiscina sono solo un terzo di quelli di una piscina tradizionale, grazie al consumo minimo di acqua (limitato all’evaporazione naturale), all’assenza di agenti chimici e all’uso di energia proveniente da impianti fotovoltaici per il sistema di pompaggio. Un lago o una piscina naturale, ricchi di vegetazione, diventano anche in inverno un elemento decorativo affascinante, decisamente più gradevole rispetto a una piscina coperta con un telo.
In Italia esistono solo 9 biopiscine pubbliche, mappate dall’Associazione Italiana Acque Balneari Naturali, un numero esiguo se paragonato alle oltre 500 presenti in Germania. I comuni italiani che vantano una biopiscina pubblica sono: Campo Tures (Bolzano), Dobbiaco (Bolzano), Luson (Bolzano), Corvara (Bolzano), Monclassico (Trento), Roana (Vicenza), Mercallo (Varese), Castelnuovo – Val di Cecina (Pisa), e una biopiscina in costruzione a Ivrea (Torino). Inoltre, numerosi hotel, soprattutto agriturismi, offrono ai loro ospiti un biolago o una biopiscina, favorendo l’integrazione tra benessere e contatto con la natura. Ecco alcuni esempi:
L’agriturismo Lebbiano Bio Resort, situato tra le colline di Scandicci, a soli 7 km da Firenze, è l’ideale per una vacanza immersa nella natura e un’esperienza di digital detox. Qui troverete una biopiscina naturale a impatto zero, senza cloro, dove l’acqua è purificata grazie alle piante acquatiche.
Sempre in Toscana, nella campagna del Mugello, il Bioagriturismo La Colombaia accoglie i suoi ospiti con una splendida biopiscina, completa di spiaggia e una cascata in pietra naturale.
Nelle colline di Grosseto, il Bioagriturismo Sant’Egle offre una biopiscina con acqua salata, immersa nel verde, ideale per chi cerca una giornata di completo relax. Questo agriturismo è il punto di partenza perfetto per una vacanza eco-friendly alla scoperta dei borghi più belli d’Italia.
Il Bed & Breakfast Countryhouse Alleluja è un luogo eccellente per rilassarsi e riconnettersi con la natura. Situato in un casolare in pietra con un’atmosfera calda e accogliente, offre una vista mozzafiato sulla vallata e sui campi e frutteti circostanti. Gli ospiti possono usufruire di una zona benessere all’aperto con biopiscina depurata con sale, disponibile anche di notte, oltre a percorsi in MTB, trekking, attività sportive, e visite alle cantine vinicole locali, come quelle di Vigoleno e Castell’Arquato.
Un’altra destinazione incantevole per provare una biopiscina è l’Agriturismo Iscairia a Marina di Ascea. Questo B&B offre una vista spettacolare sulla città archeologica di Elea-Velia, con un biolago circondato da un ampio giardino e uliveto, e una gestione familiare che garantisce ospitalità e qualità del servizio.
Per un’esperienza spirituale unica, il resort Eremito è la scelta ideale: un antico monastero in pietra restaurato secondo i principi della bioedilizia. La biopiscina scavata nella roccia, la vista panoramica sulla vallata verdeggiante e il menù vegetariano a base di prodotti biologici dell’orto rendono questo eremo un vero rifugio per i sensi.
Il Relais Bella Rosina, un hotel a quattro stelle ricavato da un casolare del XVIII secolo, offre la tranquillità di una proprietà privata con la possibilità di avvistare animali selvatici come volpi, daini e cervi nella zona circostante. La struttura si distingue per la sua eleganza, con camere dotate di tutti i comfort e un biolago che vi farà sentire in armonia con la natura.
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