Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono tra le più inclusive di sempre: in gara almeno 175 atleti e atlete LGBTQIA+

Quella della capitale francese è l’edizione più inclusiva di sempre. Scopriamo i volti più noti, da Tom Daley alle italiane Irma Testa e Alice Bellandi

Con la cerimonia di apertura dalle forti tinte queer che ha attirato tante critiche da parte della chiesa e del centrodestra italiano e non solo, Parigi 2024 entra nella storia anche per la forte rappresentanza del mondo LGBTQIA+. Con almeno 175 atleti e atlete LGBTQIA+ partecipanti, i Giochi di Parigi 2024 si preannunciano come uno degli eventi sportivi più inclusivi della storia. Secondo OutSports, la scelta di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale o identità di genere sta diventando più comune, contribuendo a creare un ambiente sportivo più accogliente.

Anche Tokyo 2021 aveva segnato un importante passo avanti verso l’inclusività, con almeno 186 atleti dichiarati LGBTQIA+. Quest’anno, il numero è iniziato a 144 e ha raggiunto 175 con la cerimonia di apertura. Cyd Zeigler, cofondatore di OutSports, ha notato che almeno 20 atleti maschi sono dichiaratamente gay, con l’equitazione che si distingue come sport particolarmente inclusivo. Zeigler ha evidenziato come, nonostante alcune “resistenze soprattutto negli spogliatoi maschili”, l’accettazione stia crescendo. Gli atleti maschi stanno scoprendo che i loro compagni di squadra sono più accoglienti di quanto si pensasse, riflettendo un cambiamento positivo nell’ambiente sportivo.

Irma Testa
Irma Testa | Ansa – ilserenissimoveneto.it

La maggior parte degli atleti LGBTQIA+ sono donne. Squadre come la nazionale di basket femminile statunitense e quella di calcio femminile australiana hanno una significativa presenza di atlete dichiarate. Nel calcio, in particolare, si trovano 45 sportive dichiaratamente lesbiche, non binarie o queer, con la squadra australiana che potrebbe avere il numero più alto di persone LGBTQ mai visto in una squadra olimpica.

Da Taurasi a Tom Daley, passando per Testa e Bellandi

Venendo ai volti più noti che rappresentano il mondo LGTQIA+ viene sicuramente in mente Diana Taurasi, leggenda del basket femminile, che punta alla sua sesta medaglia d’oro. La 42enne, è una figura di riferimento nelle battaglie per i diritti LGBTQIA+. Altra personalità di spicco è sicuramente Tom Daley, tuffatore britannico e icona dello sport gay, che alla sua quinta Olimpiade ha raggiunto la medaglia d’argento nel sincro a 10 metri. Debuttante a Parigi sarà la velocista americana Sha’Carri Richardson, mentre Raven Saunders, che ha vinto l’argento a Tokyo 2020, si prepara a catturare l’attenzione con la sua personalità carismatica. Nikki Hiltz, atleta non binaria, correrà i 1500 metri, segnando la sua prima partecipazione olimpica. Timo Cavelius, judoka tedesco, sarà il primo judoka dichiaratamente gay nella storia delle Olimpiadi.

Emma Twigg, vogatrice neozelandese, parteciperà ai suoi primi Giochi dopo il coming out, sottolineando quanto il mondo dello sport stia diventando più inclusivo. Venendo all’Italia, Irma Testa, alla sua terza Olimpiade, ha già fatto la storia vincendo il bronzo a Tokyo 2020, diventando la prima donna italiana a vincere una medaglia nella boxe. Testa ha recentemente dichiarato: «Noi donne stiamo riscrivendo la storia. E anche io sono fiera di aver dimostrato che le donne possono brillare anche nella boxe: l’omosessualità non è un’imperfezione che non si addice ai campioni». Dichiaratamente omosessuale anche Alice Bellandi, judoka di punta nella categoria -78kg, arriva ai Giochi come numero 1 della sua disciplina, decisa a dimostrare il suo valore.

 

 

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