Volete trascorrere qualche giornata d’estate in uno dei parchi naturali più belli del Vecchio Continente? Ecco quali sono i migliori da non lasciarsi sfuggire
Durante l’estate, molte persone sono attratte dalla natura e dai luoghi dove la flora e la fauna vivono serene e incontaminate. Il nostro continente, così come il nostro Paese, offre fortunatamente numerosi spazi di questo tipo, come i vari parchi naturali sparsi per tutte le nazioni d’Europa. Se siete interessati a esplorare questi luoghi suggestivi e avete in programma di visitarne alcuni durante questa stagione, ecco una selezione dei parchi naturali più spettacolari che non dovreste assolutamente perdere in Europa.
Andare in vacanza d’estate non vuole dire cercare solamente le migliori località dove trascorrere qualche giorno tra spiaggia, mare e cocktail. Anzi, sempre più persone, negli ultimi anni, vanno alla ricerca di destinazioni da sogno, dove la natura è l’assoluta protagonista e dove l’aria pura è capace di deliziare tutti i visitatori che vi si recano. Per chi vuole trascorrere una vacanza del genere il nostro consiglio è quello di recarsi in uno dei tantissimi parchi naturali che affollano l’Europa. Se, però, non sapete quale scegliere, ecco la lista dettagliata dei migliori.
È il primo parco nazionale fluviale selvaggio d’Europa (creato nel 2023) e si trova nel centro dell’Albania meridionale. Il Vjosa, che in Grecia è noto come Aoos, ha origine ai piedi della catena montuosa del Pindo e scorre attraverso l’intero territorio albanese, sfociando nell’Adriatico a pochi chilometri a nord di Valona. Le sue rive, le aree circostanti e i suoi affluenti costituiscono un ecosistema di biodiversità senza pari in tutta Europa. Per la sua protezione si era mobilitato anche Leonardo DiCaprio, che nel 2019 si oppose alla costruzione di centrali idroelettriche lungo il fiume, che avrebbero minacciato la sua esistenza. Oltre a essere un paradiso naturale, il parco è anche una meta ideale per il turismo all’aperto, offrendo rafting sul fiume, trekking e escursioni in quad. Il Vjosa è il regno dell’avventura.
La Sierra Nevada è il parco nazionale più esteso di Spagna, rinomato per il Monte Mulhacén, una delle cime più alte del paese, che supera i 3000 metri di altitudine. Questa catena montuosa andalusa offre una vasta gamma di attività, come il parapendio e l’osservazione degli uccelli. Inoltre, la Sierra Nevada è la stazione sciistica più meridionale d’Europa, con una stagione che si estende da novembre a maggio. I visitatori suggeriscono di praticare trekking, ciclismo e persino motociclismo lungo i suoi percorsi. Molti evidenziano la qualità eccellente delle condizioni e delle piste per lo sci.
Tra le regioni più incontaminate della Francia si trova un’area caratterizzata da montagne, fiumi, ruscelli e una biodiversità straordinaria. Tra i luoghi di interesse spiccano le gole del Tarn e dello Jonte, le grotte di Aven Armand e Dargilan, e l’osservatorio meteorologico del Mont Aigoual. I visitatori possono approfittare di una varietà di attività, come trekking, ciclismo, arrampicata su roccia, kayak e molte altre esperienze all’aperto.
È la più estesa area forestale dell’Austria e presenta uno dei paesaggi più suggestivi del Paese: il Parco Nazionale Kalkaplen è una regione remota dell’Alta Austria, dimora di una varietà di fauna selvatica, tra cui caprioli, cervi, linci e rari esemplari di salamandra nera. Anche la flora del Kalkaplen è di grande interesse. Il parco ospita antiche faggete di 250-300 anni, riconosciute dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. Il modo migliore per esplorare questa vasta area è a cavallo: all’interno del parco si snodano circa 300 km di percorsi equestri, con sentieri ben segnalati e rifugi che offrono servizi per cavalli e cavalieri. Un motivo in più per visitare il Kalkaplen quest’estate è la sua vicinanza a Bad Ischl, che, insieme alla regione del Salzkammergut, è capitale europea della cultura 2024 e ospita un ricco programma di eventi, mostre e festival.
Il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice è il più antico parco nazionale della Croazia, fondato nel 1949, e senza dubbio il più celebre. Il suo ecosistema, composto da laghi, cascate, barriere di travertino e corsi d’acqua, lo rende un unicum nel panorama naturale europeo. Per questo motivo, i Laghi di Plitvice sono stati inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. All’interno dei 300 km² del Parco si trovano 16 laghi con acque dai colori turchese, azzurro e verde. È importante notare che nuotare nei laghi e in tutti gli altri specchi d’acqua minori è severamente vietato. I visitatori possono comunque godere di passeggiate nelle foreste che circondano i laghi, popolate da fauna selvatica, e ammirare la vasta gamma di colori che caratterizzano questa zona in tutte le stagioni. È consigliabile visitare il parco al di fuori dei periodi di alta stagione, quando il numero di turisti è inferiore e si hanno maggiori possibilità di godere della bellezza del luogo in tranquillità.
Non potevano non passare anche in Italia, dove troviamo il più antico Parco nazionale italiano: il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Questo territorio si estende su oltre 70.000 ettari e si trova per metà in Valle d’Aosta e per l’altra metà in Piemonte. Intorno alla cima del Gran Paradiso, l’unico picco oltre i 4.000 metri interamente in territorio italiano, si aprono cinque vallate concentriche che ospitano tipici ambienti alpini con ghiacciai, rocce, boschi di larici e abeti. La creazione di questa area protetta è strettamente legata alla tutela dello stambecco alpino, l’animale simbolo del parco. Dopo la Seconda guerra mondiale, ne erano rimasti solo 416 esemplari in tutto il mondo, tutti presenti nel territorio del parco. Il parco offre anche una vasta gamma di attività per i visitatori: sportive, escursionistiche, ricreative e culturali, oltre a opzioni per il benessere e il relax.
E terminiamo questa lista rimanendo in Italia. Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, con i suoi 3.868 ettari, è uno dei più piccoli parchi nazionali d’Italia e, al contempo, il più densamente popolato, con circa 4.000 residenti distribuiti tra i cinque borghi di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare. In questo luogo, l’uomo ha trasformato il paesaggio naturale nel corso di oltre mille anni, tagliando gli scoscesi pendii collinari per creare strisce di terra coltivabili, chiamate ciàn, sostenute da chilometri di muretti a secco. Questo è il vero segno distintivo delle Cinque Terre, un paesaggio unico e fortemente plasmato dall’uomo: per questo motivo è definito il Parco dell’Uomo, un territorio riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
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