Airbus, e non solo, ritiene che entro 20 anni il numero degli aerei nel mondo è destinato a diventare il doppio, per l’aumento dei viaggi
Negli ultimi decenni, il numero di persone che viaggiano nel mondo è aumentato notevolmente. Questo fenomeno è attribuibile a vari fattori, come l’aumento del reddito disponibile, l’accessibilità dei trasporti e la maggiore conoscenza delle destinazioni turistiche. Tuttavia, il principale contributo a questa crescita è stato lo sviluppo dell’aviazione commerciale.
L’aereo è diventato il mezzo di trasporto preferito per molti grazie alla sua velocità, sicurezza e comodità. Permette di coprire grandi distanze in tempi relativamente brevi, rendendo possibile esplorare diverse parti del mondo in un solo viaggio. Inoltre, l’aviazione commerciale ha reso il turismo internazionale più accessibile e conveniente, offrendo opportunità di esperienze culturali e ricreative in luoghi lontani.
Secondo una previsione di Airbus, il numero di aerei nel mondo potrebbe raddoppiare entro il 2043. Vediamo perché!
Queste previsioni indicano un futuro promettente per l’industria dell’aviazione commerciale, con un aumento significativo della flotta aerea globale per soddisfare la crescente domanda di viaggi aerei.
«Questa è un’epoca impegnativa e stimolante per l’aviazione. Il ritorno a una crescita del traffico più tipica dimostra la capacità di recupero del nostro settore, anche se tutti noi lavoriamo con le continue limitazioni della catena di approvvigionamento e della produzione e con altre sfide globali», ha dichiarato Brad McMullen, vicepresidente senior di commercial sales and marketing Boeing.
La tariffa media globale delle compagnie aeree è circa la stessa di 20 anni fa, anche se i prezzi al consumo sono raddoppiati, mentre il numero di rotte globali servite dalle compagnie aeree commerciali è tornato ai livelli del 2019, anche se quasi il 20% di queste sono nuove.
Il traffico passeggeri dell’Asia meridionale aumenterà del 7,4%, seguito da quello del Sud-est asiatico (7,2%) e dell’Africa (6,4%), in quanto i mercati emergenti torneranno a registrare i trend di crescita storici nel periodo di previsione.
Secondo le proiezioni, l’Eurasia sarà in testa a tutti i mercati con il maggior numero di consegne di aeromobili (22% del totale), seguita da Nord America (20%) e Cina (20%).
Gli aerei a corridoio singolo costituiranno il 71% della flotta del 2043, dopo 33.380 nuove consegne, e serviranno con versatilità le rotte di breve e medio raggio. La flotta globale di widebody sarà più che raddoppiata, con i twin-aisle che costituiranno il 44% della flotta del Medio Oriente.
Il principale elemento di incertezza risiede nella forza della crescita economica. Se questi scenari si realizzassero, complicherebbero la decarbonizzazione del settore dell’aviazione.
Iata, principale organizzazione globale dedicata alle compagnie aeree nata nel 2021, poi gli Stati rappresentati all’ONU nel 2022, si sono impegnati a garantire che gli aerei non contribuiscano più al riscaldamento globale entro il 2050. La leva principale per raggiungere queste “emissioni nette zero” consiste nell’utilizzare combustibili di origine non fossile ricavati da biomassa, poi CO2 e idrogeno, sfide tecnologiche che mobiliteranno budget colossali.
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