Il Veneto è una delle regioni più affascinanti del nostro Paese. Inoltre, nascondo alcune perle troppo poco conosciute. Ecco quali sono
Nel panorama della nostra penisola, il Veneto di certo non si impone come una meta estiva o un luogo in cui scoprire luoghi unici e sconosciuti. Nonostante questo, la regione è meta di diversi turisti che, ogni anno, vi si recano per ammirare le sue attrazioni principali, come la splendida Venezia. Oltre a La Serenissima, però, ci sono tante altre mete, alcune delle quali poco conosciute, capaci di far innamorare a prima vista chiunque le visiti. Vediamo quali sono.
Il Veneto è una regione di straordinaria diversità, situata tra il Mar Adriatico, il Lago di Garda, le Dolomiti, il fiume Po, i Monti Berici a sud di Vicenza e i Colli Euganei. Questa area è attraversata da valli e fiumi che scendono dalle Alpi, come l’Adige, il Brenta e il Piave, rendendo fertili le colline ricche di vigneti, frutteti e piccole aziende agricole. Il Lago di Garda, insieme ai più grandi parchi di divertimento d’Italia, Cortina d’Ampezzo, la romantica Verona, Padova con le opere di Giotto e i monumenti medievali, Treviso e Vicenza adornata dalle incantevoli ville del Palladio fino a Bassano del Grappa e Asolo, offrono una visione unica e affascinante del Veneto.
Il Veneto è una terra di contrasti con un territorio che spazia dalle città d’arte alle colline del Prosecco nella zona di Valdobbiadene, oggi patrimonio mondiale dell’UNESCO, con splendidi paesaggi ricchi di vigneti e cantine, fino alle oasi naturalistiche uniche come Vallevecchia, Lio Piccolo e la Laguna del Mort. Si tratta di una regione tutta da esplorare, ricca di destinazioni alternative e affascinanti per ogni tipo di viaggio e preferenza. Molte di queste mete, però, sono poco conosciute, e meriterebbero ben altra considerazione. Ecco quali sono questi luoghi di cui stiamo parlando.
L’area del Prosecco è una splendida regione di colline ricoperte di vigneti situata tra i comuni di Conegliano e Valdobbiadene, dove si coltivano e vinificano le uve che danno vita a uno dei migliori prodotti italiani d’esportazione: il Prosecco DOC. Grazie ai suoi paesaggi mozzafiato, l’area è ideale per escursioni che permettono di esplorare vigneti e cantine locali, dove è possibile apprendere il processo di produzione e gustare un autentico bicchiere di Prosecco nel luogo di origine. Inoltre, l’intera regione offre panorami incantevoli lungo strade e sentieri che attraversano castelli medievali, fiumi, piccoli laghi, antiche abbazie e persino un vecchio mulino vicino a una cascata.
Quindici chilometri di spiagge, ampie aree di campeggio, vita balneare di giorno e vivace movida di notte: queste sono le caratteristiche principali delle tre località regine, e famosissime, delle vacanze sulla costa veneta: Jesolo, Cavallino e Bibione. Tuttavia, la zona offre molto di più, con una laguna ricca di luoghi speciali che combinano natura e cultura. Tra canali, dune di sabbia, campi coltivati e antiche case coloniche, è possibile esplorare l’area e godere di attrazioni come la splendida Laguna del Mort vicino a Eraclea o l’oasi naturale di Lio Piccolo. Allontanandosi dalla costa e seguendo il corso del fiume Piave, si possono scoprire itinerari e paesaggi ricchi di siti storici, musei, fortezze, monasteri, chiese e ville antiche, raggiungibili in auto o pedalando lungo la grande Ciclovia del Piave.
Il Castello di Zumelle, situato a breve distanza dalla Grotta Azzurra, è il castello meglio conservato della Valbelluna. Costruito sulla sommità di un colle a strapiombo intorno al I secolo a.C., conserva intatte la torre (visitabile fino in cima, con diverse stanze medievali ricostruite), alcune sale interne (ristrutturate e in parte adibite a camere B&B), la chiesetta dedicata a San Lorenzo e i sotterranei, che ospitano una riproduzione in scala del castello e la leggendaria “Tomba dei Gemelli”. Questo sarcofago in pietra, secondo la leggenda, custodiva i due figli di Genserico, re dei Goti, nati dall’ancella Eudoria durante il periodo in cui si stabilì al castello. Il nome “Zumelle” deriva proprio da “gemelli”, e successivamente ha dato origine al nome del paese, “Mel”. All’esterno delle mura, nelle antiche stanze dei servi, è stato aperto un ristorante a tema medievale che offre piatti tipici sia locali che storici.
Non tutti sanno che anche il Veneto ha il suo angolo di Provenza. Si tratta del campo di lavanda di Ca’ Mello a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, dove la lavanda cresce in un suggestivo scenario tra antichi casolari. Questo vasto campo di lavanda, coltivato dalla famiglia Masiero, si estende per due ettari. È una delle attrazioni imperdibili lungo il Delta del Po. Il periodo ideale per visitarlo è tra giugno e agosto.
A pochi chilometri da Mel, considerato uno dei borghi più affascinanti d’Italia, si trovano due luoghi magici che sembrano sospesi nel tempo. La Grotta Azzurra, accessibile tramite un sentiero immerso nella natura, è un ecosistema quasi intatto, caratterizzato da un piccolo arco naturale scolpito nella roccia e da una cascata che si tuffa in un laghetto di acqua cristallina dai riflessi turchesi, da cui prende il nome.
Se c’è un luogo capace di fondere storia e leggenda, e di evocare un’atmosfera quasi magica, è proprio l’Altar Knotto. Situato nel comune di Rotzo, sull’Altopiano dei Sette Comuni in provincia di Vicenza, questo imponente masso a strapiombo sulla Valdastico è noto per la sua forma sporgente e la sua storia secolare, che gli hanno valso il nome di “pietra dell’altare”. Insieme allo Spitzknotto di Stocarè a est e all’Hanepos di Marcesina, detto anche ”l’Incudine di Thor”, a nord, forma il cosiddetto “triangolo magico”. Dal punto di vista storico, si ritiene che l’Altar Knotto, il cui nome in lingua cimbra significa “vecchia pietra”, fosse utilizzato come luogo sacrificale. I sacerdoti avrebbero portato le vittime fino alla sporgenza attraverso sentieri e cunicoli, mentre la popolazione osservava in silenzio. Questo culto è associato alla presenza dei Cimbri nella zona, un popolo che introdusse le sue tradizioni e la sua religione nordica, compresi i sacrifici a divinità come Thor, Odino, Ostera e Frea. La leggenda narra che sotto l’Altar Knotto si nasconda il tesoro dei Nani e che durante le giornate di sole e cielo limpido questi lo dispongano sulla sommità della pietra per ammirarne lo scintillio. Tuttavia, si dice che chiunque tenti di rubare anche solo un oggetto subisca una punizione severa, rimanendo con le mani ustionate.
Nonostante il territorio trevigiano non sia molto vasto, offre numerosi punti di interesse. Un esempio notevole è il Molinetto della Croda, situato nei pressi del comune di Refrontolo nella valle del fiume Lierza. Questo antico e pittoresco mulino ad acqua, risalente al XVI secolo, è rimasto operativo fino al 1953, per poi essere abbandonato. Oggi, restaurato, il mulino è visitabile con la sua caratteristica macina funzionante e la grande ruota di legno che si immerge nelle acque del torrente. Visitare questo affascinante mulino offre anche l’opportunità di esplorare le meravigliose colline del Prosecco, con i suoi borghi come Refrontolo, Possagno, Conegliano e Cison di Valmarino, dove si trova il maestoso Castelbrando.
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