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Spettacolo

Tra un anno Gardaland compirà 50 anni: curiosità sul parco divertimenti

Il parco divertimenti italiano più amato da grandi e piccini compie oggi 49 anni! Ecco alcune incredibili curiosità sulla sua storia

Gardaland, un nome capace di far emozionare sia adulti che bambini e di far riaffiorare bellissimi ricordi nella mente di chiunque ci sia andato almeno una volta nella vita. Il parco divertimenti più amato e, secondo diverse persone, più bello del nostro Paese, compie oggi, 19 luglio, 49 anni. L’anno prossimo, in occasione della sua prima metà di secolo di vita, sicuramente ci dovremo aspettare eventi unici e imperdibili, ma nel frattempo vediamo alcune interessanti curiosità sul suo conto e sulla sua storia.

Storia e curiosità su Gardaland

Nel lontano 1975, il parco divertimenti di Gardaland spalancava per la prima volta le sue porte, accogliendo visitatori di ogni età in un mondo incantato e magico. All’interno del Parco erano stati creati ambienti estremamente affascinanti, con scenografie minuziosamente curate per consentire agli ospiti di immergersi in mondi completamente distanti dalla loro quotidianità, fino ad allora conosciuti solo attraverso il cinema: dall’area Far West con i suoi saloon, le tende degli indiani e l’assalto al treno, al Safari che permetteva di attraversare la foresta e il villaggio africano in canoa, fino all’area dedicata al Giappone, caratterizzata dalle pagode.

Prezzemolo mascotte di Gardaland | Instagram @gardaland – IlSerenissimoVeneto

Questa realtà era assolutamente innovativa per l’epoca e contribuì alla nascita dell’industria dei parchi divertimento, che si sviluppò successivamente in Italia e ora costituisce una parte importante dell’economia turistica. Inizialmente composto da poche attrazioni distribuite su una superficie di appena 90mila metri quadri, Gardaland è cresciuto nel tempo, affermandosi come una realtà di rilievo a livello europeo e trasformandosi continuamente per soddisfare le esigenze e le aspettative dei suoi ospiti.

Le curiosità nella storia

Numerosi sono i momenti significativi della sua storia da ricordare. Passano dieci anni dall’apertura prima che la gestione del parco decida di ampliare la struttura. Una volta iniziata questa fase di espansione, prosegue ininterrottamente per quasi vent’anni. Il successo di pubblico è costante e crescente. Negli anni ottanta e primi novanta, le sigle del programma “Bim bum bam” furono girate a Gardaland, contribuendo alla sua notorietà.

Il merito del crescente successo va attribuito in gran parte a Giorgio Tauber, direttore del parco fino al 1995, e a Claudio Mazzoli, scenografo di fama internazionale. Mazzoli, che lavorò negli USA su progetti per EPCOT a Disney World e Universal Studios, curò tutte le scenografie di Gardaland fino al 2008, elevandolo ai vertici dei parchi a tema europei.

L’espansione del 1985 introduce due attrazioni chiave: il log flume Colorado Boat e le montagne russe Magic Mountain (ora Shaman), segnando una svolta rispetto alle precedenti attrazioni meccaniche non tematizzate. Le Magic Mountain, con i nuovi treni introdotti dieci anni fa, continuano a divertire i visitatori e sono considerate un simbolo del parco. Molti appassionati temono la loro demolizione, auspicando che, come Efteling, possano essere ricostruite per durare ancora.

Nel 1986, la crescita continua con l’apertura del self-service Aladino, costruito in sotterranea, una scelta strategica che si rivelerà fondamentale per future espansioni.

La prima dark ride

Nel 1988, la storia di Gardaland prende una piega emozionante. Il parco compie un enorme balzo in avanti, arrivando ai vertici tra i parchi europei. Si impegna, infatti, nella realizzazione di una spettacolare attrazione: la dark ride La Valle dei Re, straordinaria sotto molti aspetti. Nessuno in Europa aveva mai tentato qualcosa di simile. Il livello tecnico era eccezionale, sia per le scenografie, curate da Claudio Mazzoli, sia per le opere di ingegneria civile. L’attrazione fu infatti costruita parzialmente interrata, con l’entrata nascosta dietro il magnifico tempio di Abu Simbel, rendendola ancora più magica. Grazie a Parksmania, possiamo ancora oggi ammirare questa attrazione attraverso un video a luci accese girato prima della sua chiusura.

Il 1988 porta anche un’altra grande novità: il suq arabo, costruito sopra il self-service Aladino, che si integra perfettamente nell’area, creando la prima vera zona tematica del parco.

Le altre attrazioni

Il percorso di espansione sembra inarrestabile. Nel 1986 era stato inaugurato il junior coaster Prezzemolo Tour (oggi Ortobruco Tour), seguito nel 1988 dal percorso didattico Il Corpo di Eva, dalle tazze rotanti Kaffeetassen e dalla giostra volante Calci. Nel 1989 vengono presentati il tappeto volante Nuvola e la flat ride Ikarus. Nel 1990, il Villaggio a Fumetti subisce un restyling diventando il Villaggio degli Elfi, e viene aperto un cinema dinamico sotterraneo accanto al self-service Aladino. Praticamente ogni anno venivano introdotte nuove attrazioni, a volte multiple nello stesso anno, senza interruzioni.

Villagio Tudor e la seconda dark ride

Subito dopo il completamento de La Valle dei Re, Gardaland intraprese una seconda espansione ancora più ambiziosa. Nel 1991 fu inaugurato il villaggio Tudor e nel 1992 la dark ride I Corsari. Questa attrazione, interamente sotterranea e progettata con grande precisione, rappresentò una sfida ingegneristica, vista la vicinanza al lago di Garda e il terreno umido e melmoso. Il villaggio Tudor fu costruito sopra la dark ride, che divenne una delle più belle d’Europa, mantenendo questo primato anche dopo l’apertura dei Pirati dei Caraibi a Disneyland Paris. Questa espansione consolidò Gardaland tra i migliori parchi a tema europei.

Altre aperture da segnalare

Dopo I Corsari, nel 1993, Gardaland ampliò l’offerta con la flat ride Moonraker e il Top Spin. Poi, il parco si concentrò su attrazioni per famiglie, aggiungendo il Castello di Mago Merlino e il Palablù nel 1997, che chiuse nel 2011.

Tra il 1998 e il 1999, Gardaland avviò una terza espansione con l’installazione del Blue Tornado e di Space Vertigo, seguiti dal river rapids Jungle Rapids, progettato da Claudio Mazzoli e considerato uno dei migliori d’Europa.

Gardaland | Instagram @gardaland – IlSerenissimoVeneto

Nel 2000, per il 25esimo anniversario, fu inaugurata la Flying Island, che offre una vista panoramica del lago di Garda. Tra il 2000 e il 2002, Mazzoli creò Fantasy Kingdom, un’area innovativa con dieci nuove attrazioni, inclusa la Magic House e la casa nell’albero di Prezzemolo, che consolidarono Gardaland come uno dei migliori parchi a tema europei.

Gardaland continuò la sua espansione con Fuga da Atlantide, un’attrazione esclusiva e scenograficamente curata da Claudio Mazzoli, che rimane l’unico esemplare del suo tipo al mondo. Nel 2007, il parco introducsse Time Voyagers, un cinema 4D avanzato con tre schermi e effetti sofisticati, stabilendo nuovi standard in Europa.

Nel 2008, Gardaland raggiunse un record di 3,2 milioni di visitatori e inaugurò Mammut, un family coaster della Vekoma, tra i migliori in Europa. Tuttavia, la costruzione di Mammut comportò la chiusura di Canyons e un ridimensionamento delle scenografie, segnando la fine della collaborazione di Mazzoli con il parco e l’inizio di un periodo di declino.

2006, cessione alla Merlin

Nel 2006, Gardaland fu venduto alla Merlin Entertainments, che adottò una politica di riduzione dei costi e massimizzazione dei profitti. Questo portò a un calo nella qualità delle nuove attrazioni, come dimostrato da Mammut, che subì una riduzione delle tematizzazioni.

Dal 2008, il parco ha mostrato meno innovazione e ha offerto poche novità, mentre altri parchi europei hanno continuato a crescere e a superare Gardaland in termini di attrazioni e offerta. Inoltre, la gestione delle tematizzazioni è diventata interna, riducendo le collaborazioni con scenografi esterni. Nonostante questo, rimane un parco che ha fatto la storia del nostro Paese e non solo, e in occasione dei suoi 49 anni ci auguriamo, un giorno, di vederlo rifiorire come un tempo.

Federico Liberi

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